Lo Stadio prende forma: obiettivo chiudere a luglio
(CORRIERE DELLO SPORT) Potete girarla come volete, di dritto o di rovescio, e cambiare la carte in tavola e il prezzo sulle azioni, ma alla fine l’orbita riporta sempre lì, alla terribile fabbrica di Tor di Valle. Vuole venirne a capo la Roma e, ci crediate o no, desidera lo stesso anche l’amministrazione comunale, che ha appena preso sui denti la vittoria olimpica di Milano. Virginia Raggi e i suoi hanno avuto la loro occasione quando avrebbero potuto candidare la capitale per i Giochi estivi del 2024 e hanno preferito il gran rifiuto. Adesso hanno questa carta di riserva. (…)
La partita si sta decidendo. Ieri gli avvocati della Roma e di Eurnova si sono incontrati con quelli del Campidoglio. Riunione numero 111, vale come tutte le altre, anche se non c’erano né i tecnici né Mauro Baldissoni, avvocato sì ma nel caso dello stadio e del club impegnato in altri ruoli. In particolare era all’assemblea degli azionisti con il berretto di vicepresidente. E sullo stadio, appunto, ha tenuto a precisare: «Non è in discussione il finanziamento per la realizzazione delle opere pubbliche, su questo non c’è trattativa con il Comune. Al momento non è né atteso né prevedibile un esito negativo della discussione per Tor di Valle. (…)
La Roma e il Campidoglio a farla breve si stanno concentrando sugli argomenti intorno ai quali hanno già trovato l’accordo. Preparano i documenti, scritti in legalese, che andranno proposti al voto dell’Assemblea Capitolina. La convenzione urbanistica annoda i capi degli obblighi per l’una e per l’altra parte. Siccome, come confermato da Baldissoni, sulla maggior parte delle questioni si sono trovate soluzioni accettabili tanto vale scriverli, questi accordi. (…)
Alcune fonti accennano alla prima decade di luglio come plausibile periodo della stesura definitiva e della firma della convenzione. Esistono inguaribili ottimisti a questo mondo. In realtà non sono state fissate altre riunioni in cui parlare di faccende sostanziali. (…)