ROMA-CAGLIARI. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego ANGELINO – I tifosi della Roma auspicavano una vittoria netta in un pomeriggio tranquillo: sono stati accontentati.
Contro un Cagliari senza assilli di classifica, gli uomini di Ranieri sono però bravi a mettere subito in chiaro le cose con l’uno-due argentino Fazio-Pastore.
Il tecnico di San Saba rilancia il Flaco dal 1’ dopo una vita: con spazi ampi e ritmi sudamericani il numero 27 può mettere al servizio della squadra la sua indiscutibile classe.
Peccato per le evitabili parole del post, con l’attacco a Di Francesco: visto la consapevolezza dei numerosi infortuni avuti, sarebbe stato meglio evitare scuse risibili per giustificare un’annata finora negativa.
I tifosi giallorossi, deliziati anche da un numero spropositato di colpi di tacco per una gara di A, guardavano con attenzione anche alle prove di Cragno, Barella e Luca Pellegrini.
Se portiere e centrocampista sono stati tra i meno deludenti dei sardi, non altrettanto si può dire dell’esterno in prestito: poco incisivo in proposizione, asfaltato da Kluivert in fase difensiva.
Positivo il fatto che nelle ultime quattro partite la squadra abbia subìto appena un goal; che Manolas (incedibile!) sia tornata al centro della difesa; che Kolarov abbia realizzato l’ottava rete del suo campionato.
Un’ultima riflessione, infine, sulle parole di Ranieri nel dopo-partita: con chiarezza e lucidità ha detto di come i compagni rimasti abbiano patito le cessioni dei campioni mandati via in estate. Un’altra picconata alla deleteria politica delle plusvalenze.