Viaggio a ostacoli per la Grande Europa tra scontri diretti e avversari pericolanti
(IL MESSAGGERO, Ferretti) Sette gare alla fine del campionato, sei squadre in lizza per due posti Champions. Si va dall’Inter, terza a quota 57 punti, alla coppia formata da Lazio e Torino a 49. In mezzo Milan e Atalanta (52) e Roma (51) . Con un asterisco: i biancocelesti devono giocare una gara in più delle rivali, visto che il 17 recupereranno contro l’Udinese all’Olimpico.
Ventuno punti a disposizione, numerosi gli scontri-diretti ma particolare attenzione deve essere rivolta anche alle sfide con chi è invischiato nella lotta salvezza, visto l’alto numero di squadre coinvolte: forse, proprio quei verdetti potrebbero indirizzare il traguardo finale delle aspiranti Champions.
VIA AL RUSH FINALE – L’Inter, ad esempio, comincerà il settebello finale in casa del Frosinone, rinfrancato dal successo a Firenze. Poi, a seguire, due impegni casalinghi da bollino rosso: prima la Roma e poi la Juventus. Va detto, però, che la squadra di Max Allegri probabilmente a partire da sabato sarà campione d’Italia e, quindi, potrebbe giocare l’ultima parte del campionato solo in funzione finale Champions, Ajax permettendo. Tre pericolanti nelle quattro partite prima dello stop del 26 maggio: massima attenzione, dunque.
Il Milan sabato ospiterà la Lazio a San Siro poi dovrà giocare due volte di fila in trasferta, la seconda in casa del Torino. Anche per i rossoneri, che oggi non stanno vivendo un momento esaltante di forma, tre sfide contro squadre invischiate nella lotta per non andare in serie B negli ultimi quattro turni. Come nel caso dell’Inter, massima attenzione ai colpi di scena. Senza dimenticare che, alla pari di Lazio e Atalanta, il Milan è ancora impegnato in Coppa Italia. Stress psico-fisico supplementare, per le tre.
L’Atalanta ha un calendario quasi spaccato in due per via del nome e della qualità degli avversari: tre squadre di bassa classifica e altrettante di alta, oltre al Sassuolo. Significativi, perciò, gli appuntamenti in casa di Napoli e Lazio, un po’ meno elettrizzante quello allo Stadium contro la Juventus alla penultima. Di certo, la Dea, guidata magnificamente da Gian Piero Gasperini, sta vivendo un sogno e non vuole svegliarsi: resta da verificare se avrà la forza, non solo fisica, per arrivare fino in fondo con il passo mostrato finora.
RISCHIO CAPITOLINO – Il Torino di Walter Mazzarri rappresenta, forse, la reale sorpresa del campionato, anche se viaggia a sette punti dal terzo posto e a 35 dalla Juventus capolista. Milan, la stessa Juve e Lazio prima della fine: lo scontro all’Olimpico di Roma contro i biancocelesti proprio all’ultima giornata potrebbe rivelarsi decisivo. Per entrambe. Ma qualcosa, in ottica granata, potrebbe cominciare a capirsi in maniera netta dopo l’uno-due Milan-Juventus, quindi alla chiusura della giornata numero 35.
Quattro partite in casa e tre fuori per la Roma di Claudio Ranieri; quattro a Roma e quattro in trasferta per la Lazio Simone Inzaghi: facile ipotizzare che le due romane saranno costrette a fare la corsa sul quarto posto. Il rischio di una in Champions e l’altra fuori è pari a quello di entrambe fuori dalla Grande Europa.