VOTI A RENDERETOP

VOTI A RENDERE di Paolo MARCACCI

Nuova puntata della rubrica del nostro geniale Paolo Marcacci che da buon professore, dà i voti al weekend appena trascorso… Una rubrica da non perdere…

10 Valentino Rossi
Ai suoi quarant’anni, vanto di un paese intero, anche di chi non è mai salito su uno scooter. Appartiene, dallo scorso secolo, alla categoria di rari fuoriclasse che oltre a vincere sono stati in grado di far appassionare a una disciplina sportiva chi non se n’era mai interessato prima di loro e che non la seguirà più quando smetteranno.

9) Marco Cecchinato
Terzo titolo ATP vinto in Argentina contro l’idolo di casa Schwartzman; numero 17 al mondo, ora. Il tennis italiano è fuori dal tunnel.

8) Krzysztof Piatek
Protagonista sommo (assieme a Paquetà) di Atalanta – Milan, è autore della doppietta che apre e chiude le segnature milaniste. La prima rete, in particolare, è un capolavoro di intuizione che quasi sovverte le leggi della balistica (impropriamente) applicate al calcio: riesce a piazzare un sinistro, spalle alla porta, nell’unico punto dove nessuno poteva immaginare che andasse a finire.

7) Mimmo Criscito
L’ultimo granello di clessidra in Genoa – Lazio coincide con la sua battuta di sinistro secca, nitida, scoccata senza esitazioni e con traiettoria a incrociare. Certi gol li fa chi ci crede.

6) Roberto De Zerbi
La sufficienza in una giornata nefasta per il Sassuolo? Sì, perché in conferenza, al termine della gara, non accampa scuse e, invece di scaricare sui giocatori la maggior parte delle responsabilità per la pochezza agonistica e motivazionale evidenziata contro l’Empoli, si colloca in cima alla lista dei responsabili. È un atteggiamento da leader, a maggior ragione in una giornata da dimenticare.

5) Napoli
Macina gioco, produce occasioni, a tratti diverte e si diverte. Però col trascorrere dei minuti fa acquisire fiducia al Torino e finisce con qualche rischio di troppo.

4) Wanda Nara
Personalizzazione eccessiva di una questione in cui, visto il ruolo che riveste nella gestione dell’atleta Icardi, ha lasciato che la sovraesposizione comunicativa travolgesse ogni equilibrio; inoltre, Icardi è anche il suo uomo e non ha avuto alcuna cautela circa il rischio, peraltro inevitabile, che si ingenerasse una confusione dei ruoli.

3) L’atteggiamento dei media su Wanda Nara
In quella confusione di ruoli più di un mezzo di comunicazione ci ha sguazzato, in maniera spesso grossolana quando non addirittura sessista.

2) La mancanza di rispetto per la mamma di Nicolò Zaniolo
La signora, come peraltro fanno migliaia di nostre amiche, conoscenti o vicine di casa, usa i social come meglio crede. Il fatto che sia una bella donna e la madre di un giovane e già grande calciatore non autorizza nessuno a mancarle di rispetto. Nessuno.

1) Cuneo – Pro Piacenza
– …E il modo ancor m’offende. –
Dante, Inferno, Canto V

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