VOTI A RENDERE di Paolo MARCACCI
Nuova puntata della rubrica del nostro geniale Paolo Marcacci che da buon professore, dà i voti al weekend appena trascorso… Una rubrica da non perdere…
10) Paola Egonu
La campionessa, nell’intervista rilasciata al Corsera, cede la scena alla donna, nell’accezione più elevata del termine. Qualche moralista si sarà già fatto sentire: al dieci aggiungiamo la lode, allora.
9) Francesco “Pecco” Bagnaia
La Moto2 continua a parlare italiano; ventuno anni, otto vittorie, cinque pole position. Dice di lui Valentino Rossi: – Pecco fa sempre quello che va fatto -. È più di un’investitura, per il neo-Campione del mondo.
8) Alessio Romagnoli
Sinistro secco, potente e nitido a mezz’altezza, nell’ultimo giro di lancetta utile, al termine di un’azione quasi da calcetto, inconsueta quanto il permissivismo allucinante della retroguardia friulana. È cresciuto enormemente, nell’ultimo anno solare, anche negli atteggiamenti. I gol, pesantissimi, sono la punteggiatura episodica del suo rendimento costante.
7) Joao Mario
Una nuova, imprevedibile vita calcistica in maglia nerazzurra, (ri)conquistata in un mese, poco più o poco meno.
A San Siro, contro il Genoa, si prende la scena a più riprese, cucendo il gioco ed esaltando la manovra col velluto del suo tocco. Giocatore sottovalutato, forse proprio a causa della semplicità apparente che i mezzi tecnici conferiscono alle sue giocate.
6) Julio Velázquez
Il tecnico dell’Udinese è uno spagnolo di quelli giusti; analitico senza mai fare il fenomeno, ha dimostrato di saper leggere le singole partite
così come il campionato italiano nell’interezza delle sue caratteristiche. I risultati sono un dettaglio, vista la saggezza con cui appare disposta in campo l’Udinese, a parte l’ultima azione concessa al Milan.
5) Eusebio Di Francesco
Mettiamola così: alla Roma, al netto dei torti subiti, continua a mancare il classico soldo per fare la lira, a livello di identità tattica e atteggiamento complessivo. Lui, in sede di commento, dà sempre l’impressione di voler convincere l’uditorio che la lira sia tutta intera.
4) Patrik Schick
L’atteggiamento di chi appare sazio, agonisticamente, quando invece dovrebbe mordere ogni filo d’erba. Abbiamo quasi esaurito la scorta delle attenuanti.
3) Luca Banti
E dire che non è il principale protagonista dello scempio arbitrale di Firenze…
Però son piovuti cartellini, sulla Roma, già nel primo tempo, quasi del tutto immotivati, che hanno pregiudicato l’agonismo di più di un protagonista in maglia giallorossa, a cominciare da ‘N’Zonzi.
2) Daniele Orsato
Appunto.
1) La (nuova) discrezionalità del VAR
Indirizzati dall’arbitrio degli esseri umani, i dispositivi possono risultare più dannosi di loro.
(foto: instagram)