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UEFA. De Rossi guida le ‘bandiere’ d’Europa del calcio moderno

Daniele De Rossi ha festeggiato i 35 anni da ‘bandiera’ più longeva dei principali campionati nazionali in Europa. Degno erede di Francesco Totti, che ha giocato 25 stagioni con i Giallorossi prima di ritirarsi nel 2017, il calciatore nato a Roma ha iniziato la sua 18esima stagione con la squadra capitolina.

“Il rapporto con la tua squadra inizia da bambino è per me è arrivata subito la Roma – ha commentato a UEFA.com nella scorsa stagione -. Poi è diventato il mio lavoro, ma il mio grande amore per questo club è rimasto”.

“Ho iniziato a tifare Roma da bambino e penso che il mio carattere mi abbia portato a sostenere la squadra con fervore. Mio padre ha sempre tifato Roma, ma non è fanatico come me”.


Criteri
I giocatori devono avere trascorso l’intera carriera con lo stesso club e non devono mai avere giocato per un’altra squadra – anche in prestito. Abbiamo preso in considerazione gli otto campionati europei principali secondo i coefficienti UEFA.

Italia: Daniele De Rossi (Roma)
18 stagioni, 595 presenze in prima squadra
Il calciatore soprannominato ‘l’ottavo re di Roma’ ha raggiunto per la prima volta le semifinali di UEFA Champions League nella sua 17esima stagione in prima squadra alla Roma. Il centrocampista ha esordito sotto la guida di Fabio Capello nell’ottobre del 2001, la stagione dopo la conquista dello Scudetto.

Russia: Igor Akinfeev (CSKA Moskva)
16 stagioni, 569 presenze in prima squadra
Il portiere Akinfeev (32 anni), i difensori Aleksei e Vasili Berezutski (35) e Sergei Ignashevich (38) vantano ben 62 stagioni nel CSKA complessivamente. I fratelli Ignashevich hanno esordito nel 2002, l’anno prima di Akinfeev, ma avevano giocato nella Torpedo-ZIL.

Francia: Loïc Perrin (St-Étienne)
15 stagioni, 408 presenze in prima squadra
Perrin ha esordito nella squadra della sua città ad agosto 2003, quando era in Ligue 2, e le è sempre rimasto fedele, diventandone capitano nell’ultimo decennio. Il centrale è stato convocato in nazionale nel 2014 e nel 2015 ma, a 32 anni, non ha ancora collezionato presenze.

Spagna: Bruno Soriano (Villarreal)
12 stagioni, 415 presenze in prima squadra
Centrocampista centrale dal tocco vellutato, il capitano del Villarreal è cresciuto nelle giovanili della sua squadra del cuore, con cui ha esordito a luglio 2006 in Coppa UEFA Intertoto. Pur avendo saltato tutta la passata stagione per un infortunio alla tibia, ha partecipato al ritiro precampionato..

Germania: Thomas Müller (Bayern München)
11 stagioni, 443 presenze in prima squadra
Müller è al Bayern dal 2000, quando aveva 10 anni, e ha esordito in prima squadra ad agosto 2008. Il primo gol è arrivato a marzo 2009 nel 7-1 sullo Sporting CP. “Non sempre do nell’occhio, ma sono sempre pericoloso”, ha spiegato il 28enne tedesco, autore di 175 gol fra tutte le competizioni.

Ucraina: Yaroslav Rakitskiy (Shakhtar)
10 stagioni, 310 presenze in prima squadra
Figlio di un minatore, Rakitskiy ha giustamente trascorso l’intera carriera nello Shakhtar. Il centrale ha conquistato il posto in squadra nel 2009 dopo la partenza di Dmytro Chygrynskiy per il Barcellona. Oggi, a 28 anni, ha vinto sei campionati e cinque Coppe di Ucraina. “Lo Shakhtar è la mia vita”, ha commentato a UEFA.com.

Inghilterra: James Ward-Prowse (Southampton)
8 stagioni, 206 presenze in prima squadra
Quando Andy King ha interrotto le 11 stagioni consecutive al Leicester passando in prestito allo Swansea a gennaio, la corona di giocatore più fedele della Premier League è passata a Ward-Prowse, che ha esordito in prima squadra a ottobre 2011. Al Southampton dal 2003, il 23enne centrocampista è cresciuto tifando i rivali del Portsmouth.

Portogallo: Nuno Campos (Nacional)
7 stagioni, 84 presenze in prima squadra
Con la partenza per il Wolverhampton, Rui Patrício ha messo fine alle sue 12 stagioni con la maglia dello Sporting CP e ha passato lo scettro al terzino destro Nuno Campos. Il giocatore, 25 anni, ha disputato solo 81 gare con il Nacional, ma 35 sono arrivate la scorsa stagione e hanno permesso alla squadra di Madeira di vincere il campionato cadetto, tornando così nella massima divisione.

(FONTE: UEFA.COM)

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