MONCHI “Sono contento di quello che si è fatto ma sono convinto che sempre si può fare meglio.”
Il direttore sportivo giallorosso Monchi ha presentato questa mattina l’ultimo acquisto in casa giallorossa. Ovviamente a margine della conferenza stampa, ha toccato diversi argomenti a cominciare dal mercato della Roma. Queste le sue dichiarazioni:
“Buongiorno a tutti. Siamo qui per presentare un campione del mondo e anche un gran giocatore. Sono contento di averlo portato qui. Credo che abbiamo un centrocampo forte e per questo sono contento”.
Si ritiene soddisfatto del mercato?
Il mercato finisce domani. Per il mercato in entrata manca un giorno e anche per quello in uscita. Possiamo fare una valutazione. Sono contento di quello che si è fatto ma sono convinto che sempre si può fare meglio. Ma quello che abbiamo fatto, prendendo la maggior parte dei giocatori subito, credo che sia buono. Dopo ciò abbiamo fatto quello che avevamo pensato, continuare a guardarci intorno per vedere opportunità di mercato. Quando uno fa quello che ha nella testa deve essere contento e io lo sono.
Zaniolo e Coric andranno in prestito?
Veramente siamo rimasti sorpresi dal livello di entrambi. C’è sempre il dubbio quando un giocatore arriva qui ma con Ante e Nicolò siamo rimasti abbastanza contenti e soddisfatti. Siamo tanti in questo reparto e dobbiamo pensare, soprattutto per Nicolò, alla possibilità di trovare una squadra in Serie A. Il livello comunque ci ha sorpreso e pensiamo che forse è pronto per giocare in Serie A e potrebbe avanzare più velocemente di quanto avevamo previsto.
In attacco c’è solamente un attaccante esterno mancino, cercato qualcuno lì a destra?
Quello è il ruolo dove abbiamo più giocatori: Under, El Shaarawy, Perotti, Kluivert, Florenzi e Schick. Non so se abbiamo altri ruoli coperti in questa maniera.
Pastore e Nzonzi sono giocatori più esperti rispetto ai giovani, un cambiamento di strategia?
“Ho sempre fatto così in carriera, ti sei dimenticato tutti i giovani che abbiamo preso. Non possiamo prendere solo giovani, perché hanno bisogno di tempo e in un grande club come la Roma c’è tutto ma non il tempo. Questa è la mia forma di lavorare. Gusto avere i giovani ma anche calciatori già fatti perché abbiamo bisogno di fare subito risultato. Su 10 giocatori presi, di solito 6 sono giovani, 2 così e così e 2 più esperti”.
Gonalons?
“Lui è un giocatore della Roma, ne posso solo parlare bene. Vero è che con l’arrivo di Nzonzi c’è più concorrenza e dovrò parlare con lui ma non c’è fretta, il mercato in uscita non chiude domani. Decideremo insieme”.
Lei aveva detto che la Roma avrebbe preso un giocatore più forte di Malcom. Cambiato qualcosa?
“Nzonzi è più forte, non avevo detto che avrei preso un giocatore nello stesso ruolo. Una volta finita la prima parte del mercato, abbiamo lavorato per migliorare la squadra senza un ruolo ben definito. Scherzi a parte, Malcom è stata una possibilità perché è un giocatore forte e, economicamente, era sostenibile. Abbiamo poi continuato a lavorare, anche cercando giocatori nello stesso ruolo, e poi è arrivato Nzonzi. Dieci giorni fa sembrava un’operazione impossibile economicamente. Poi per la sua voglia di venire, per la disponibilità del padre/agente e per lo sforzo della società, abbiamo avuto la possibilità di prenderlo. Malcom è forte ma lo è anche lui”.
La Roma è sul podio delle squadre che hanno speso di più al livello europeo. Che segnale vuole essere?
“Abbiamo fatto quello che pensavamo fosse giusto fare per costruire una squadra la più forte possibile. Abbiamo anche incassato dei soldi, non solo li abbiamo spesi. La bilancia è più o meno pari. A volte, sembra che la Roma venda solo giocatori e non è così. Abbiamo l’ambizione di costruire un piano per portare la Roma il più in alto possibile. Questo è il mio secondo mercato estivo: non ho mai avuto un “no” da parte della società. A volte ho dovuto spendere un minuto, un’ora o un giorno per convincere il presidente ma ho sempre avuto la disponibilità. Poi il campionato dirà se avremo sbagliato o meno e sarà una mia responsabilità ma la società è sempre stata pronta a investire”.