Addio a Gustavo Giagnoni, il “tecnico con il colbacco”
Il calcio italiano in lutto per la morte di Gustavo Giagnoni. Da tempo malato, il popolare tecnico si è spento ieri all’età di 85 anni. E’ stato il Cagliari a dare l’annuncio con un tweet pochi minuti prima dell’una di notte: “Il Cagliari Calcio piange la scomparsa di Gustavo #Giagnoni, grande uomo di calcio, e si stringe con affetto ai suoi familiari. Ciao, mister!”. Giagnoni, era nato a Olbia il 23 marzo del 1933 ma viveva a Mantova dall’età di 25 anni.
QUANTE PANCHINE — Da allenatore ha girato l’Italia: Mantova, Torino, Milan, Bologna, Roma, Cagliari. Diventando un personaggio grazie anche al colbacco messo nel periodo del Toro. Raccontava: “Eravamo partiti bene, poi una flessione. Nel frattempo era arrivato l’inverno e misi il colbacco. Subito iniziarono le vittorie. Lo tenni per ripararmi dal freddo e anche un po’ per scaramanzia. Ci giocavo”.
L'#ASRoma piange la scomparsa di Gustavo Giagnoni, allenatore giallorosso tra il 1977 e il 1978. Ai familiari va l'abbraccio della Società e dei tifosi romanisti pic.twitter.com/JoQlaZafhG
— AS Roma (@OfficialASRoma) August 8, 2018
CUORE TORO — Anche il Torino ha reso omaggio con un messaggio affettuoso al tecnico sardo, ricordandone la “profonda umanità e il temperamento sanguigno”. “Erano – si legge su torinofc.it – gli anni del tremendismo granata e lui, l’allenatore con il colbacco, seppe esaltare quell’orgoglioso senso di appartenenza sfiorando con il Toro lo scudetto nella stagione 1971-72 e ponendo le basi per la vittoria del campionato nel 1976. In carriera – conclude la nota – ha forgiato generazioni di giocatori: nel 1982-83, a Cagliari, anche Walter Mazzarri che oggi lo ricorda con grande riconoscenza”.
(fonte: GAZZETTA.IT)