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EDICOLA. Ecco Di Francesco 2.0 tra attese e certezze

IL MESSAGGERO (Carina) – Il Di Francesco 2.0 è già iniziato. Ieri il tecnico era a Trigoria per ultimare insieme al proprio staff il programma di lavoro che caratterizzerà il ritiro (si parte domenica sera, termina il 20 luglio) prima della partenza per la tournée negli Usa (22 luglio). Stilata la lista dei convocati. Sono 31: Antonucci, Bianda, Capradossi, Cardinali, Coric, Cristante, De Rossi, Defrel, Dzeko, El Shaarawy, Florenzi, Gerson, Gonalons, Greco, Jesus, Karsdorp, Kluivert, Manolas, Marcano, Mirante, Pastore, i due Pellegrini, Perotti, Riccardi, Romagnoli, Santon, Schick, Under e Verde. Decisi gli esuberi che in attesa di sistemazione lavoreranno a parte. Sono almeno una quindicina: tra questi, Castan, Ponce, Gyomber, Seck, D’Urso, Ricci, Keba, Mendez e Soleri. Oggi il tecnico sarà nuovamente al Fulvio Bernardini, a dimostrazione che non vuole lasciare nulla al caso.

LE SCOMMESSE – La nuova stagione che sta prendendo il via, si caratterizza per tre scommesse che il tecnico intende vincere: 1) «Per lo scudetto vogliamo esserci anche noi», parole rilasciate in un’intervista al quotidiano Il Centro; 2) Pastore mezzala; 3) Completare la crescita dei giovani talenti attualmente in rosa. Tre scommesse con un unico obiettivo finale: porre fine al digiuno di successi che dura da dieci anni. Per riuscirci, Monchi gli ha garantito gran parte degli acquisti (9) prima del ritiro. Mediana rivoluzionata con l’addio di Nainggolan e gli arrivi di Cristante, Pastore e Coric; difesa puntellata con gli innesti di Marcano e Bianda, oltre al rientro di Karsdorp; attacco ancora da completare ma che può già avvalersi dell’estro di Kluivert. Due le incognite: Alisson e Florenzi. Se per il brasiliano (che aspetta il Real Madrid: la distanza tra domanda e offerta, bonus compresi, si aggira sui 15 milioni) bisognerà attendere che la Seleçao completi il mondiale, sul laterale Eusebio si è già esposto. Ha parlato con lui, chiarendogli il ruolo nel quale intende impiegarlo. Ora tocca al calciatore: 2,7 milioni più premi (sino a 3,2) l’offerta di Monchi; 3,1 più bonus (per arrivare al traguardo dei 3,5) la richiesta del nazionale azzurro.

IL MERCATO – La certezza che Di Francesco invece si porta dietro è che il mercato «non è ancora terminato». Preso atto che a Trigoria s’intende puntare su Gonalons come vice De Rossi (aspettando la crescita di Coric) e che in attesa della soluzione della querelle Florenzi – anche dopo l’addio di Peres al San Paolo – il ruolo è ritenuto coperto, manca l’esterno offensivo con in dote almeno una quindicina di gol. Berardi è un obiettivo. Non l’unico. Forsberg piace. Come Ziyech, in mediana. Molto però ruota attorno alla cessione di Alisson che potrebbe cambiare le strategie in corsa.

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