SASSUOLO-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Nella più classica delle gare di fine stagione la Roma non sbaglia e conquista la dodicesima vittoria in trasferta del suo campionato.

Con il minimo sforzo i giallorossi confermano il terzo posto utile anche in chiave economica: qualche milione in vista del mercato non è mai da disprezzare.

La gara non offre straordinari spunti e viene comprensibilmente giocata su ritmi non elevati. La Roma ha comunque diverse possibilità, al solito non sfruttate, per andare in vantaggio.

La migliore di tutte quella di Schick, che tra stop, doppio passo e tiro che colpisce il palo dà un saggio di quelle che sono le qualità viste troppo poco in questa stagione.

Voglioso Perotti, sempre alla ricerca di un pass per il Mondiale; attento Skorupski, che per una volta non fa rimpiangere il portiere titolare; attento Manolas, rapido nelle chiusure difensive e abile e fortunato in occasione del goal che decide la gara.

Qualche difficoltà solo per Fazio, che soffre la velocità di Berardi e Politano, poco aiutato da un Kolarov proteso soprattutto alla fase offensiva, sebbene poi bravo in un paio di diagonali difensive.

Sarebbe stato incoraggiante vedere Karsdorp in campo qualche minuto ma, al momento del cambio di Florenzi, Di Francesco ha inserito Capradossi. Speriamo che il terzino olandese sia perfettamente arruolabile per il ritiro estivo.

Fatti i complimenti alla Roma e a Di Francesco, bravo a non perdere mai la rotta nel corso dell’anno nonostante le tante difficoltà affrontate, è tempo di mercato: tenere tutti i migliori e investire con precisione i compiti della società e di Monchi nei prossimi due mesi.

L’obiettivo, vista l’annata appena conclusa, non può che essere la costruzione di una squadra davvero competitiva per lo scudetto.

Un grazie, infine, a tutti i lettori che hanno seguito con affetto questa rubrica sulle pagine del sito de “La Roma”: appuntamento al 19 agosto con la nuova stagione!