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ROMA-JUVENTUS SOTTOPASSAGGIO. MAMMA ROMA…

di Paolo MARCACCI – Calzettoni sgargianti e maglia con intreccio gladiatorio: più che salutare l’Olimpico, la Roma gli dà appuntamento sin da ora alla prossima stagione, quando la crescita di una mentalità nel frattempo acquisita potrebbe dare quei frutti di cui quest’anno si è sentito il profumo.

L’inizio dei giallorossi è all’insegna del tempismo e del rubar palla nella trequarti avversaria: accade due volte nei primi dieci minuti, prima con Pellegrini, che la consegna a Dzeko, sbilanciato al momento della conclusione; poi con Nainggolan che si incarica anche del tiro, alto sulla traversa. Si abbassano abbastanza presto i ritmi, però, il che non sorprende vista la prossimità dei rispettivi traguardi. Un segno di vita, agonisticamente parlando, può essere considerato il giallo sacrosanto che Tagliavento mostra a Pjanic dopo il brutto fallo di quest’ultimo su Pellegrini. Siamo già al minuto 32; ne arriva un altro per Alex Sandro, duro su Ünder. Nel mentre, un poco di vivacità in più a livello di accelerazioni e rispettive occasioni, da una conclusione rasoterra di Dybala a una punizione tagliata di Kolarov, da destra, che scuote l’esterno della rete. Tutto sommato accettabile lo spettacolo, viste le qualità degli interpreti; nessuna delle due ha il coltello tra i denti, entrambe mantengono in vita la partita.

Si ricomincia con un po’ di dinamismo in più, spazi più ampi a beneficio delle occasioni che nelle due trequarti possono germogliare anche in virtù del tempo che trascorre e che non fa arrivare alcuna notizia da Genova, dove il Napoli trascina i residui orgogli.

Minuto 62, giallo per Nainggolan, che ha nel frattempo reso più energici i suoi interventi.

Minuto 65, Douglas Costa per Bernardeschi, in più di un’occasione avulso dal contesto del gioco. Tre minuti dopo, finisce la partita di Nainggolan, per un’ entrata dura su Dybala a ridosso dell’area di rigore romanista. Pur nel disappunto, Radja si gode la passeggiata verso il tunnel raccogliendo il tributo della sua gente per la stagione intera, dedicando anche un’ironica manina agli sfottò del settore ospiti. Va risistemata la Roma, ora: Gonalons per Pellegrini, quindi Schick e Strootman per Ünder e De Rossi; nella Juventus Betancur per Mandzukic. Ritmi balneari, ora.

Canta la Sud, in un crescendo di ringraziamenti; prepara la festa il settore juventino in un silenzio che è pura scaramanzia, a questo punto, perché il doppio vantaggio partenopeo a Genova, maturato nel frattempo, è meno di un granello di sabbia. Gira il pallone soprattutto nella linea mediana, il che dice tutto su come trascorrono i minuti finali.

2′ di recupero, meno utili di un frigorifero in Alaska, quindi Tagliavento dice ciao all’Olimpico in giallorosso, per questa stagione.
A presto, mamma Roma.

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