CAMPIONATOCOPPE EUROPEE

PALLOTTA “Quella partita è stata giocata molto tempo fa ma i romani la ricordano ancora”

Il presidente giallorosso James Pallotta ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Tanto gli argomenti tra cui la sfida di Champions, la situazione in campionato oltre che lo stadio giallorosso. Alla vigilia di Liverpool-Roma, queste le sue parole:

“Sono un vero bostoniano, sono cresciuto a pochi passi da qui. John Henry e Tom Werner non sono veri bostoniani. Sono trapiantati qui, ma ci conosciamo dal mondo dello sport. Dai Celtics o Red Sox e prima di questo io e John lavoravamo nello stesso hedge fund. Abbiamo un po’ di storia tra noi. Sono sicuro che alla fine chi vincerà il derby avrà voglia e diritto di vantarsene, ci scriviamo soprattutto per congratularci, sono sicuro che ci vedremo a Roma per il ritorno. La mia impressione è che la Roma sia in grado di fare il salto di qualità quando serve, come in Champions. Conosciamo Salah, le sue qualità e quelle degli altri giocatori. Hanno un attacco forte come Barcellona e Chelsea. Noi siamo una buona squadra davvero e e lo abbiamo dimostrato contro il Barcellona. Nonostante gli errori dell’andata, il risultato non ha rispecchiato il nostro valore. Tutta la squadra del Liverpool è pericolosa, non solo Salah: lui sta avendo una stagione incredibile. Tutti pensano che il Liverpool sia più forte di noi, hanno battuto il City, che quest’anno ha vinto la Premier League. Ho scritto a Guardiola l’altro giorno per congratularmi con lui, ma non penso che siano più forti di noi. Quando stiamo bene abbiamo uno stile diverso da loro ma possiamo essere pericolosi per loro. Le squadre in Premier sono aperte, non mi preoccupo per nessuna squadra, ce la giochiamo”.

La finale dell’84?
“Quella partita è stata giocata molto tempo fa ma i romani la ricordano ancora. C’è chi pensa sia una rivincita, ma io non la penso così. Mi piace che si giochi in casa il ritorno. Se pensiamo alla partita col Chelsea: abbiamo pareggiato e poi vinto in casa 3-0. I tre gol che il Chelsea ha realizzato sono stati nostri errori, hanno approfittato dei nostri errori. Abbiamo dovuto giocare molto bene al ritorno, lo abbiamo fatto ed abbiamo vinto 3-0. Se guardi la partita col Barcellona, due autogol e poi finalmente hanno fatto un gol. Dzeko ha segnato per noi e loro hanno chiuso 4-1. Invece al ritorno, come contro il Chelsea, di nuovo 3-0. Non mi dispiacerebbe se accadesse di nuovo, ma credo sia difficile non fare segnare il Liverpool, ma tutto può succedere. Se giochiamo come sappiamo fare, come contro il Chelsea o il Barcellona, possiamo battere qualsiasi squadra”.

Il centro sportivo di Trigoria
“Il fatto che la Roma si alleni a Trigoria è positivo perché è lontano dalle pressioni della città. Se leggi i giornali, ascolti le radio o guardi i siti, potresti sentire un po’ di pressione”

Cosa pensa di Klopp?
“Klopp è un grande allenatore: l’anno scorso non aveva ottenuto grandi risultati, a tutti gli allenatori serve del tempo per dare la propria impronta e quest’anno sta raccogliendo i risultati del suo lavoro. Pensate a Salah: l’ha messo nella giusta posizione rispetto a come giocava da noi. L’anno scorso avevamo Dzeko, è difficile togliergli il posto. Klopp ha fatto un grande lavoro con Salah, trovandogli la posizione giusta, ha dimostrato di essere un grande allenatore”

Poi sulle suo origini italiane
“Roma e l’Italia mi hanno dato molto, mi spiace che mio padre non sia qui e possa vedere tutto questo, è morto 7 anni ed era molto legato all’Italia, per 30 anni ci è tornato. Anche mia madre ama l’Italia, così come le mie sorelle”

Il tuffo nella fontana dopo il successo col Barcellona
“Per festeggiare non farò di certo un altro bagno nelle fontane (sorride, ndr), troverò un altro modo per festeggiare. Pagare per restaurare la fontana è stata una cosa giusta, ma ci sono tanti modi per celebrare. Penso di aver già dato con le antichità, troverò un altro modo per festeggiare”

Il campionato
“Da inizio dicembre non abbiamo giocato più al nostro livello. Contro il Napoli abbiamo dominato, poi guardi le altre partite ed è frustrante, in Italia non siamo ancora lì, magari per gli infortuni, è servito del tempo anche per capire il sistema di gioco del nuovo tecnico”

Il commento su Monchi
“Monchi è arrivato in una situazione difficile, i frutti del suo lavoro si vedranno più avanti. Sono felice di quello che stiamo facendo, ma c’è ancora molto altro da fare. Si vede vedere l’impronta di Monchi. La pensiamo allo stesso modo, ci arrabbiamo per le stesse cose”

La ricerca dei giovani calciatori
“Abbiamo cambiato il nostro modo di scouting, una delle grandi sorprese sarà quanti giovani talenti emergeranno nei prossimi anni. Ce ne aspettiamo tre o quattro all’anno, già da quest’anno. L’importante è avere una buona squadra, non basta un solo giocatore per vincere”

Sul prossimo calciomercato
“Non ho alcun interesse a vedere Alisson, so che in diversi, compreso il Liverpool, hanno detto di volerlo. Abbiamo un buon contratto, sono sicuro che qualche squadra si presenterà con un buon gruzzoletto di soldi per averlo. Lì la scelta spetterà a Monchi e all’allenatore ma noi non vogliamo venderlo. E’ una colonna portante per noi, vogliamo ragazzi come lui. Se pensiamo alle cessione di Pjanic e Salah non avevamo scelta. Non abbiamo detto: vogliamo vendere Pjanic, non è andata così”

Sulla cessione di Salah
“Avrei provato anche a convincerlo se avessi passato più tempo con lui ma magari sarebbe andato via lo stesso. Salah voleva dare via per mettersi alla prova in Premier League. Abbiamo venduto molto nelle passate stagioni e non è quello che voglio fare ora. Abbiamo alcune questioni con il Financial Fair Play, dobbiamo tenerne conto, una volta risolto cambieranno tante cose”

L’egiziano è stato rimpiazzato da Under
“Credo che alcuni ragazzi come Under, con l’appoggio di Totti, sbocceranno. Ci vuole del tempo, è giovane. Fa delle cose straordinarie, ma deve ancora migliorare in fase difensiva. Lui è uno di quelli che pensiamo rimarrà con noi per tanto tempo”

Su Schick
“Ha dovuto combattere con molti infortuni, penso sia stato frustante per lui. Come ha giocato contro il Barcellona ha però permesso a Dzeko di mostrare le sue capacità”

Sullo stadio
“Ogni mese di ritardo ci costa un milioni di dollari, sono 65-70 milioni che avremmo potuto investire in altro. Una parte è stata spesa per progetti ed altro. Stanno prendendo le loro decisioni ma devono finire presto”

Sarà ad Anfield?
“Intanto vado a Londra, poi vediamo. Devo decidere in base alla mia superstizione. Ci sarò sicuramente al ritorno allo Stadio Olimpico”

 

 

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