Rigori e polemiche: la Roma rompe un tabù
(LA REPUBBLICA) In nove mesi possono succedere tante cose. Capita di cambiare tre allenatori, un direttore sportivo e almeno un paio di dirigenti. Ma anche di non vincere più una partita lontano dall’Olimpico. Poi però arriva l’Udinese e per la Roma è una certezza. Di vittoria. Ad aprile scorso al Bluenergy Stadium aveva conquistato l’ultima vittoria in trasferta. Ieri il bis, firmato dai rigori (molto discussi) di Pellegrini e Dovbyk. Una prestazione definita da Ranieri di “rabbia e determinazione per mettere fine a questo tabù”, ma arrivata dopo un primo tempo molto simile al finale di partita di giovedì ad Alkmaar. Gli uomini di Runjaic capaci di mettere in difficoltà la difesa romanista e il gioiello Lucca a mettersi in mostra davanti al club che vorrebbe acquistarlo in questo mercato.
Nel mezzo la Roma slegata e sbadata formato trasferta. Tranne il neo acquisto Rensch, applicato nel ruolo di esterno destro e forse ancora settato sulle indicazioni tattiche di Farioli all’Ajax. Un vortice troppo simile alle ultime trasferte che Ranieri intuisce. E argina all’intervallo con i cambi. L’ingresso di Shomurodov dà profondità all’attacco della Roma, quello di El Shaarawy il rigore della vittoria. Che cambia poco la classifica dei giallorossi, molto più focalizzati sul mercato di riparazione. (…)