Roma-Genoa, Sabelli e il braccio attaccato al corpo: il Var spiega, Stramaccioni ribatte
(CORRIERE DELLO SPORT) Uno degli episodi arbitrali più discussi di questa 21ª giornata di Serie A è il presunto tocco di braccio di Sabelli in Roma-Genoa. L’episodio è stato poi mascherato dalla vittoria dei giallorossi per 3-1, ma le polemiche per quello che viene giudicato come un netto errore dell’arbitro e del Var rimangono. Si è cercato di fare chiarezza nel corso di Open Var su DAZN, dove sono stati mandati in onda gli audio della conversazione tra l’arbitro Zufferli e il Var Di Bello.
Braccio Sabelli, il Var spiega: “Posizione naturale e pallone inaspettato”
Dopo qualche momento preso per analizzare l’episodio, il Var Di Bello dice al direttore di gara: “Tocca di braccio, ma è molto vicino al corpo ed è in dinamica: non è un braccio punibile“. A fornire un’ulteriore spiegazione Antonio Damato, ex arbitro e responsabile del Settore Tecnico Arbitrale che era presente in studio: “Condividiamo la scelta del direttore di gara Zufferli e del Var Di Bello nel ritenere non punibile questo tocco di braccio. Quando avviene l’impatto tra braccio e pallone il braccio è aderente al corpo, in una posizione completamente naturale. Non fa mai più grande se stesso, non è in posizione innaturale ma tutto si svolge in dinamica. Possiamo anche considerarlo un pallone inaspettato, dato che c’è una doppia deviazione sia di un difensore sia di Dovbyk”. (…)