Ranieri e la Roma al bivio europeo
(IL MESSAGGERO) L’Europa, quasi un obbligo. Per la Roma ma se vogliamo anche per Ranieri. Perché se non ci si vuole rassegnare ad una stagione (la prossima) senza coppe, per restarci bisogna puntare a vincerne una quest’anno. Difficile immaginare infatti una rimonta in campionato con la sesta (attualmente la Juve) distante 11 punti.
Sembra strano, ma l’artefice della più grande impresa calcistica dell’ultimo quarantennio (lo scudetto con il Leicester) in Europa ha vinto poco o nulla. Per questo motivo la gara di domani contro il Braga assume un’importanza speciale. Claudio ha già dimostrato di tenere all’Europa: basta rileggere la formazione schierata contro il Tottenham. Contro i portoghesi, quindi, c’è d’aspettarsi la Roma migliore magari facendo riposare 2-3 elementi, non potendo inoltre contare su Celik e Cristante (entrambi proveranno a recuperare per Como). Ma non di più. Perché a tre gare dal termine (Braga, Az Alkmaar e Eintracht Francoforte), la Roma – attualmente al 21° posto con una differenza reti pari a zero – ha bisogno di almeno 6 punti per qualificarsi ai playoff con le tre avversarie da affrontare che sono davanti ai giallorossi (Braga e Az a +1, Eintracht a +7). (…)