ROMA-BARCELLONA EDITORIALE. Ho visto gente che…
Ho visto gente che piangeva come dei bambini, ho visto gente saltava addosso ad altri, ho visto gente che è rimasta immobile per mezz’ora, ho visto gente alzare gli occhi al cielo e commuoversi, ho visto gente esultare in mezzo al campo, ho visto gente ‘menare’ compagni di squadra, ho visto gente dopo 2 ore di partita in piedi saltare come un bambino, ho visto il presidenti commossi, ho visto dipendenti esplodere finalmente di gioia, ho visto gente svoltolare scommesse vincenti, ho visto gente fare il bagno nelle fontane, ho visto gente fare caroselli, ho visto gente uscita all’1 ‘a forza’ dall’Olimpico, ho visto giornalisti tifosi e tifosi giornalisti, ho visto 70.000 persone all’Olimpico, ho visto cosa vuol dire 12 uomini in campo…
Poi ho visto un avversario stellare giocare come il Benevento, ho visto un portiere mondiale perdere tempo, ho visto il giocatore più forte del mondo spettatore non pagante, ho visto una corazzata sembrare dei boy scout, ho visto il nostro portiere perdere ‘senza voto’ contro il Barcellona, ho visto un attaccante che stava partendo a gennaio ed invece diventare il re di Roma, ho visto un capitano in tribuna, ho visto un allenatore fare un miracolo tattico in 1 giorno, ho visto un capitano romano e romanista calciare un rigore con la palla medica, ho visto che Davide e Golia esistono anche nella vita reale, ho visto il vecchio Olimpico senza copertura, ho visto il 7-1 del Manchester, ho visto il 30 maggio, ho visto bandiere, ho visto colore, ho visto gioia, ho visto mio mio nonno, ho visto Luisa Petrucci e tanti amici della ‘Curva Paradiso’…
Insomma, ho visto la Roma compiere una impresa. Orgoglioso di essere romano e romanista