Mercato, allenatori, investimenti. Dopo Budapest si è spenta la luce
(IL MESSAGGERO) Da Budapest a Firenze. La Roma in un anno e 5 mesi è passata dallo sfiorare il cielo con un dito a toccare il fondo, Alla Puskas Arena i giallorossi avevano accarezzato il sogno di vincere il trofeo europeo più importante della propria storia, un anno dopo la meravigliosa notte di Tirana. Forse, le cavalcate europee avevano nascosto i tanti problemi di una squadra. Ma che si era compattata intorno a Mourinho fino a sciogliersi come neve al sole anche per errori grossolani commessi sul mercato. La gestione post finale di Europa League è stata disastrosa e la penultima sessione condotta da Tiago Pinto non ha risolto nulla. Pochi soldi spesi e tante scelte sbagliate. A partire da Renato Sanches, definita una sua ossessione dall’ex gm, fino ad arrivare a Kristensen e Azmoun.
Quest’anno a differenza della passata stagione i soldi messi sul mercato stavolta sono stati tanti. Oltre cento milioni, ma gli acquisti arrivano con un ritardo senza precedenti. (…)