Scatto Roma, però che fatica. Rigore di Dovbyk e prima vittoria, ma corre rischi con la Dinamo Kiev
(GAZZETTA DELLO SPORT) La vittoria è arrivata, tutto il resto no. La Roma conquista il primo successo in questa edizione dell’Europa League, torneo iniziato arrancando dopo essere stata finalista due anni fa e semifinalista nella scorsa stagione. Forse inquadrando meglio la situazione, ripensando a ciò che era e adesso non è più, sarà meno difficile uscire dall’enorme confusione che dagli uffici della società dilaga in campo in modo evidente.
Da una parte c’è Ivan Juric che parla di mentalità vincente (ma era stato lui ad aver giudicato ottima la prestazione che generò la clamorosa sconfitta con l’Elfsborg: il cortocircuito è chiaro) e che fissa nella qualificazione alla prossima Champions League il primo obiettivo sopravvalutando probabilmente la rosa; dall’altra parte c’è una squadra che fatica a seguire un filo logico anche contro un avversario mediocre come la Dinamo Kiev (zero punti e zero gol in tre sfide europee; ieri in campo quasi solo le riserve in vista dello scontro diretto in campionato di domenica contro lo Shakhtar) e che è lontanissima non solo da quei concetti di rigida applicazione in marcatura tipica del suo allenatore ma anche da basilari principi di equilibrio tattico. (…)