Friedkin e gli errori arbitrali: in Lega si cambia strategia
(LEGGO) Tre rigori solari e cinque potenziali punti mancati che pesano in classifica. Tra la Roma di De Rossi e quella di Juric, oltre alle difficoltà offensive, si registra un altro punto in comune: gli errori arbitrali a sfavore. Il pestone evidente di Kyriakopoulos su Baldanzi (che ieri ancora zoppicava) di domenica a Monza ha scatenato un vespaio di polemiche, ma basterebbero le recenti parole del designatore Rocchi per mettere tutti a tacere: “Step on foot è codificato come rigore sempre. Ribadisco che non serve la volontarietà. Confermo, non è volontario, sennò sarebbe giallo e fosse violento sarebbe addirittura rosso“. Incontrovertibile.
Non per Aureliano (non nuovo ad errori contro la Roma) che non ha richiamato La Penna al Var. “Lo pesta, ma non è fallo. Stavano guardando entrambi il pallone”, si sente nell’audio tra i due arbitri. Sbaglio clamoroso a livello tecnico che ha scatenato la rabbia del ds Ghisolfi, del tecnico Juric ma anche dei Friedkin che hanno in mano già un discreto dossier.
L’errore di Monza, infatti, non è il primo di questa stagione. Con l’Empoli, sempre nei minuti finali, viene ignorata una netta trattenuta in area di Gyasi su Shomurodov. La Roma avrebbe potuto pareggiare. Poi l’altro caso incredibile. A Genova, nella partita che ha segnato l’esonero di De Rossi, De Winter sgambetta nettamente in area Dybala. Anche in questo niente rigore e niente richiamo del Var.
La proprietà è stata sempre silente in questi anni (vedi l’arbitraggio di Taylor a Budapest) ma ora la musica potrebbe cambiare. A breve verrà nominato il nuovo Ceo. Si dovrebbe trattare di una figura esperta, che conosce bene le dinamiche in Lega e possa farsi sentire nelle sedi competenti. Tra i nomi attenzionati spiccano Giovanni Carnevali e Umberto Gandini.