La voglia di Soulé, in Svezia la scintilla
(CORRIERE DELLO SPORT) Aspettando Matias Soulé. Perché l’impatto con il mondo Roma non è stato da ricordare. L’argentino, infatti, non è riuscito a incidere sotto porta. Già, sembra la brutta copia del talento ammirato a Frosinone la scorsa stagione, quando è finito sotto i riflettori risultando il migliore dell’intero campionato per dribbling riusciti, davanti a giocatori come Kvaratskhelia, Leao e Zirkzee. Sta pagando il salto dalla provincia alla grande città e forse anche il paragone con Dybala. Juric ha parlato del momento di Matias dopo la prova opaca contro il Venezia: “Ho grande fiducia. Non può diventare subito Dybala, ma ha mentalità e vuole migliorarsi. Dimostrerà il suo valore. Dopo le vittorie si ragiona anche su quello che non è andato…”.
A dimostrazione del periodo va sottolineato lo strano infortunio alla caviglia che ha subito durante l’esultanza per il gol di Pisilli. Nulla di grave, ma la dinamica dell’incidente è stata decisamente sfortunata. Il bilancio parziale dell’avventura di Soulé in giallorosso recita: zero tra gol e assist in 6 presenze, 3 tiri complessivi (di cui 2 nello specchio, neanche così pericolosi) e 6 dribbling riusciti. La consolazione? Il tempo è dalla sua parte. Per brillare e per spegnere le voci di chi lo considera la fotocopia di Iturbe. L’investimento per Soulé è stato importante: la Roma pagherà complessivamente alla Juventus 30 milioni di euro, bonus compresi. Anche la trattativa non è stata semplice perché c’era da battere la concorrenza del Leicester. (…)