JURIC: “Roma la mia grande occasione. Voglio una squadra aggressiva. I Friedkin chiedono la Champions”
Oggi alle ore 15:00 alla Sala Stampa del Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria ha avuto luogo la prima conferenza in giallorosso di Ivan Juric, alla vigilia di Roma-Udinese, in programma domenica alle 18:00 allo Stadio Olimpico. Queste le risposte del nuovo tecnico giallorosso:
La proprietà vuole l’ingresso in Champions League. Quale é la sua analisi tecnica di questa squadra e quali cambiamenti porterà?
“Penso che la squadra l’anno scorso con De Rossi ha dimostrato di poter lottare con chiunque facendo un bel calcio, in questi mesi con De Rossi abbiamo visto concetti che piacciono anche a me, sia gioco da 3 che aggressività. Ci sono tanti spunti da prendere e cercare di amalgamare tutto in una partita”
Al netto di ciò che è successo, che partita sarà quella con l’Udinese?
“L’Udinese ha dimostrato di aver cambiato mentalità, stanno esprimendo un bel calcio, è una delle squadre più forti in Serie A e sarà durissima affrontarla. Possono fare gol in mille modi e hanno una struttura fisica impressionante”.
Stavo leggendo alcuni dati relativi al suo Torino, quello che mi aveva sorpreso è che era la seconda squadra per recupero palloni nella metà campo avversaria, dietro solamente all’Atalanta lo scorso anno. Secondo lei questo tipo di gioco, è applicabile anche con questa rosa?
“Come ho già risposto prima, quello che ho visto l’anno scorso nella prima fase di Daniele era una Roma molto aggressiva che ha fatto partite di grandissima aggressività e mi sembrava anche che i giocatori lo potessero fare. Sicuramente, dovremo riprendere questo discorso e lavorarci su, più di forza fisica e della corsa è la posizione e le conoscenze. Penso che anche a Torino c’erano giocatori che non erano adatti ma facevano benissimo proprio per l’intelligenza nella posizione che assumevano. Quello che ho notato questi giorni è che ci vorrà un po’ di tempo sicuramente però sono convinto che la squadra lo possa fare. Può fare pressing alto, accettare certe situazioni magari non tutta la partita da subito. La mia idea è che questa caratteristica che a me piace tanto, è che penso a tutti rimane”
Lei ha accettato un contratto breve quindi dopo 241 panchine in Serie A questa è la sua grande occasione?
“Lavoro già da 14 anni tra Primavere, seconde, C1. Roma è la squadra più grande che ho allenato, ed è una grande occasione non pensi al contratto quando ti capita, devi dimostrare di essere in grado di allenare queste squadre. vedendo la rosa penso che si possa fare bene”.
Ha parlato con la proprietà e cosa le è stato chiesto?
“La proprietà è chiara e diretta, stanno facendo un cambiamento societario nel senso che hanno preso giocatori giovani da sviluppare e crescere, c’è un buon mix. Come tutti hanno chiesto risultati e sviluppo dei giocatori alzando il livello di tutta la rosa. Mi sembra che l’obiettivo generale sia entrare in Champions e restarci”.
Che idea si è fatto di queste prime 4 giornate di campionato?
“A tratti ci sono state cose positive e a tratti negative. Abbiamo visto momenti in cui si esprimeva un buon calcio, a tratti no. Non è tutto da buttare, da quello che percepisco De Rossi ha fatto un grandissimo lavoro. La squadra sta ad un buonissimo livello fisicamente. Vorrei introdurre cose che ho visto in passato e che possiamo fare”.
Come ha trovato la squadra a livello mentale?
“Penso che alla base degli esoneri ci siano sempre i risultati. Questo mi insegna la carriera: se non fai i risultati, rischi. La mia sensazione è che la squadra abbia dato tutto quello che aveva per l’allenatore, non mi sembra ci siano stati i problemi e l’unica ragione mi sembra siano stati i risultati, come per tutti gli allenatori del mondo”.
Come immagina Dybala?
“Paulo è intelligente e fa un buonissimo lavoro difensivo. Tutti conosciamo le qualità, vorrei farlo giocatore da attaccante destro e ho visto che fa tutte e due le fasi benissimo. È chiaro che non deve fare i 100 metri, non vedo nessun problema. In attacco se sta bene veramente è di grandissima qualità”.
Dybala e Soulé possono giocare insieme anche con Dovbyk?
“Sì, possono giocare insieme. Penso che Dybala non abbia giocato per tutte le vicende che aveva. Possono giocare insieme senza problemi”.
La difesa a 3 è il suo marchio di fabbrica, come ha trovato la difesa della Roma in generale? Hermoso?
“La difesa è strutturata bene, alcuni sono abituati a giocare a 3. Hermoso e Hummels hanno fatto buonissimi allenamenti, non sono ancora al top ma avranno occasioni in queste tre partite. A volte si parla sempre di fisicità, ma a volte Rodriguez senza fisicità ma con l’intelligenza fa tre anni al top. A volte giocatori con meno fora fisica sanno interpretare benissimo un ruolo, è altrettanto importante l’intelligenza dei giocatori”.
Zalewski?
“Penso che la cosa si stia risolvendo in modo giusto. Mi piace, vedremo, ha cominciato ad allenarsi con la squadra e per me può essere davvero importante per lo sviluppo di tutta la stagione”.