GENOA-ROMA 1-1. I “Migliori e peggiori” di Franco Bovaio

La Roma pareggia una partita che doveva stravincere e che non ha vinto perché sulla sua strada ha trovato un Gollini strepitoso e un arbitro disastroso. Ma anche perché nei secondi 45 minuti è molto calata dopo che aveva giocato un gran primo tempo, figlio del modulo giusto, con Dybala alle spalle di Dovbik e due corridori del centrocampo con i piedi buoni accanto al regista Cristante.

I MIGLIORI
Manu Koné: motorino inesauribile del centrocampo, la sua vivacità fa bene alla squadra e a Cristante o, quando sarà, a Paredes. Con lui accanto chi fa il regista non trema. Alla fine del primo tempo Vazquez gli nega anche il gol del 2-0 ribattendo il suo tiro a porta ormai vuota. Il francese è indispensabile.
Pisilli: corsa e piedi buoni, grinta e dinamismo, è una mezzala che può crescere tantissimo e che in questo centrocampo è quasi fondamentale come Koné.
Dybala e Dovbyk: insieme formano una coppia eccellente e l’argentino, alle spalle dell’ucraino, è nel suo ruolo naturale, quello che lo fa rendere di più. Dovbyk, a sua volta, si avvantaggia della vicinanza di Dybala e dai loro dialoghi calcistici nascono il rigore non dato da Giua e dai suoi assistenti (ma che hanno visto?) e altre occasioni che la Roma avrebbe dovuto sfruttare meglio. All’attivo di Dovbyk anche il gol e tanto, tanto, lavoro per la squadra.

I PEGGIORI
Shomurodov: quanto abbia giocato bene oggi Dovbyk si capisce soprattutto dopo che è uscito, perché Shomurodov lo fa rimpiangere tantissimo. Non tiene un pallone, sbaglia gli stop e consente sempre al Genoa di ripartire. Se alla fine arriva il gol del pari è anche perché lì davanti la Roma non ha più uno che le permette di salire. Come aveva fatto Dovbyk.
Ndicka: già nel primo tempo aveva perso uno/due palloni dolorosi, ma l’errore in elevazione all’ultimo cross che consente a De Winter di segnare l’1-1 è da matita rossa.