EDICOLA. L’Italia riparte senza sorrisi
IL MESSAGGERO (B. Saccani) – L’Italia resta al tappeto e non si rialza dopo il ko mondiale. All’Ethiad Stadium di Manchester si arrende nell’amichevole contro l’Argentina (senza Messi, indisponibile in tribuna): 2 a 0. I gol di Banega e Lanzini nella ripresa, proprio quando la Nazionale di Di Biagio è sembrata più autoritaria e pratica.
COMMOZIONE INIZIALE – Gli azzurri, al momento degli inni, hanno indossato tutti, titolari e giocatori della panchina, la maglia numero 13 e la scritta Astori sulle spalle. Al braccio il lutto per il compagno scomparso, mentre l’Argentina la fascia con i colori nazionali in ricordo di Housemann. E, dopo il minuto di silenzio, l’Italia inizia la sfida in bianco con la scritta Davide sempre con noi sotto lo scudetto tricolore.
NUOVO COPIONE – Di Biagio, al debutto da ct, parte con il 4-3-3. Cambia, dunque, il sistema di gioco, ma mezza squadra è la stessa che non fu capace, il 13 novembre, di eliminare la Svezia a San Siro. Sono 6 i titolari della notte del flop mondiale, il portiere e 5 giocatori di movimento: Buffon, Florenzi, Bonucci, Parolo, Jorginho e Immobile. La sorpresa è Chiesa che fa il suo esordio, vincendo il ballottaggio sulla fascia destra, da esterno offensivo, con Candreva. La novità, invece, è a centrocampo, con Jorginho play e Verratti mezzala sinistra. La coppia è la mossa più significativa della serata. Sono loro che, aiutati da Parolo, inizialmente chiamano il pressing, con Chiesa, Immobile e Insigne subito alti per attaccare i difensori avversari. Ma l’aggressività dura solo un quarto d’ora. L’Argentina si prende l’iniziativa e l’Italia sbanda. Errori dei singoli, da Jorginho a Bonucci, e di gruppo. Sampaoli non rischia Messi (affaticamento muscolare) e, nella notte dedicata agli esperimenti, si affida a Lo Celso, trequartista nel 4-2-3-1. In porta c’è Caballero, i terzini sono Bustos e Tagliafico, in mezzo, accanto a Otamenti, il romanista Fazio. Il tandem di mediani è di qualità, con il milanista Biglia e l’ex giallorosso Paredes. Nel tridente, a destra gioca Lanzini, il centravanti è Higuain e a sinistra decolla Di Maria. La Seleccion alza il baricentro. Higuain, prima dell’intervallo, spreca l’invito di Di Maria: Buffon chiude anche sul Pipita, dopo le respinte sul colpo di testa di Otamendi e sul sinistro di Tagliafico.
RISVEGLIO PARZIALE – L’Italia, in 45 minuti, non conclude mai nello specchio della porta. Dopo l’intervallo, però, entra in partita. Insigne, su appoggio di Immobile, fallisce la chance per il vantaggio. Occasioni anche per Immobile e Chiesa. Spazio per Zappacosta, Pellegrini, Candreva e Cristante. Insigne impegna Caballeros Debutta pure Cutrone, ma Banega, entrato insieme con il romanista Perotti, punisce gli azzurri. Errore di Jorginho e triangolo veloce con Lo Celso, prima del sinistro vincente. Il raddoppio di Lanzini, su assist di Higuain e prima dell’ingresso di Belotti per il 4-2-4. Martedì il 2° test: a Wembley contro l’Inghiterra.