Auguri Ago, capitano della leva calcistica del ‘55

ROMAPATICO di Franco Bovaio – Che giorni, quei giorni, della primavera del 1955, in cui a distanza di poco tempo e in luoghi diversi nascevano cinque campionissimi della storia giallorossa. In ordine cronologico. Il primo, Franco Tancredi, il portierone del secondo scudetto, a Giulianova, il 10 gennaio. Il secondo, Bruno Conti, a Nettuno il 13 marzo. Il terzo, bomber Pruzzo, a Crocefieschi l’1 aprile. Il quarto, capitan Agostino, l’8 aprile a Roma e non sarebbe potuto essere altrimenti, visto il suo volto da antico romano autentico. Il quinto, Toninho Cerezo, il 21 aprile, giorno del Natale di Roma, a Belo Horizonte, in Brasile. Cinque campionissimi della grande Roma degli anni ’80 che ci ha fatto sognare e che chi non l’ha vista dal vivo non sa cosa si è perso.

Dunque oggi, 8 aprile 2025, dopo aver celebrato quelli di Tancredi, Bruno Conti e Pruzzo, ricordiamo anche i 70 anni dalla nascita di Agostino Di Bartolomei, il capitano di quella squadra che tutti insieme hanno fatto grande. Il primo romano e romanista con la fascia al braccio della sua amata Roma a vincere il tricolore. Dopo di lui toccherà a Totti avere questo privilegio e questo onore ed è bello pensare che due dei tre scudetti della Roma siano stati alzati metaforicamente al cielo da altrettanti capitani romani e romanisti come loro. A quel cielo dove Agostino è salito in una triste mattina di quasi trentuno anni fa lasciando in tutti noi una profonda tristezza. Auguri Ago, ovunque tu sia, con quella fascia sempre al braccio, dove l’hai messa fin dalle giovanili, quella faccia da antico romano, quella serietà e quell’educazione che ti hanno sempre contraddistinto.