Roma, la notte della vita: il sogno Champions passa soltanto dalla vittoria dell’Europa League
(CORRIERE DELLO SPORT) Sono passati 17 mesi, 12 partite, 4 allenatori, 2 direttori sportivi. E 4 centravanti: uno di questi, Romelu Lukaku, nel settembre 2023 griffava in Transnistria l’ultima vittoria della Roma fuori dal territorio italiano. Basta questo ricordo lontano, a pochi chilometri dalla guerra, in una piccola e controversa regione filorussa della Moldavia, per non dare niente di scontato a Oporto.
Tanto più perché i precedenti – tre eliminazioni su tre nelle coppe – non alimentano buoni pensieri: l’ultima volta allo stadio do Dragão è stata anche l’ultima partita giocata in Champions League, nel marzo 2019, quando un ribaltone offrì a Claudio Ranieri l’opportunità di allenare per la seconda volta la squadra del cuore a poche settimane dalla fine della stagione. Adesso Ranieri ha avuto il tempo di raddrizzare il campionato, con una media da secondo-terzo posto nelle ultime 8 giornate, e ha vinto le due partite in casa che gli hanno permesso di accedere allo spareggio di Europa League. (…)