Due mesi per sperare (e guadagnare)

ROMAPATICO di Franco Bovaio – In conferenza stampa Ranieri ha detto che a Venezia bisognerà andare a vincere. Il campo è piccolo, la palla starà spesso fuori, nelle ultime partite i lagunari hanno fatto bene e perso, al massimo, con un gol di scarto ecc. ecc. ecc. Tutto giusto, ma bisognerà vincere, perché se è necessario giocare le coppe europee per avere anche degli introiti in più da mettere nelle casse sempre vuote della società bisognerà smetterla di fallire le partite contro le medio/piccole del campionato, contro le quali, invece, si devono fare i punti per continuare a sperare (e guadagnare) nell’Europa.

A cominciare proprio da Venezia, per poi proseguire a Parma domenica 16, in casa col Monza lunedì 24 e poi in casa col Como, ad Empoli, all’Olimpico col Cagliari e a Lecce a fine marzo. Perché è in questi due mesi (febbraio e marzo) che la Roma affronterà quelle squadre di bassa classifica contro le quali non può fallire, come ha invece fatto all’andata, quando ha lasciato sul terreno punti pesanti contro il Cagliari, l’Empoli, il Genoa, il Monza, il Verona. Solo vincendo tutte queste gare che affronterà tra febbraio e marzo la Roma potrà sperare di risalire una classifica ancora deficitaria e sperare di giocare le coppe europee anche il prossimo anno. Tra aprile e maggio, infatti, avrà, nell’ordine, un calendario terribile: Juventus, Lazio, l’abbordabile Verona, Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e il giocabile Torino.

Dunque, vincere ora per provare a finire bene il campionato poi, magari anche centrando la qualificazione in Conference, che per come siamo messi non va schifata affatto, anzi. Senza dimenticare, è chiaro, il doppio confronto con il Porto in Europa League del 13 e 20 febbraio, determinante per restare in Europa. Perché le coppe alla Roma, oltre al prestigio, portano soldi ed oggi Ranieri ha detto chiaramente che di questi a Trigoria c’è molto bisogno.