Dovbyk, il bomber senza sorriso
(IL MESSAGGERO) Fategli notare che ha segnato come Edin Dzeko, sì Edin Dzeko, al suo primo anno nella Roma, e forse sorriderà. Artem è un po’ qui e un po’ con la testa in Ucraina, il suo paese in ginocchio per la guerra; è un po’ qui e un po’ in Spagna, dove sì, lì sorrideva certamente di più, oltre che segnava di più (almeno per ora), ventiquattro reti e otto assist con la squadra del Girona nell’ultima stagione. Segnerà tanto, lo sostengono tutti: Daniele De Rossi che lo ha voluto e ora Claudio Ranieri.
Non sappiamo cosa si pretenda da questo calciatore, che non è né il cigno di Utrecht (van Basten) né quello di Sarajevo (Dzeko). Lui non è un cigno, ma “The Machine”. La macchina, che ancora deve finire il rodaggio. Ci si aspettano più gol. Sì, e allora va sfruttato meglio, con il gioco di squadra, va cercato per il gol, non per le sponde. (…)