STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Professione jolly

Piergiorgio Negrisolo arriva alla Roma dalla Sampdoria nell’estate del 1973 dopo cinque buone stagioni in blucerchiato. Alla voce “ruolo” gli almanacchi scrivono centrocampista, così indicando in modo molto generico la sua capacità di ricoprire tutti i ruoli della zona centrale del campo. Mediano, mezzala o ala tattica, come si diceva a quei tempi. Ma nella Roma trova un allenatore, Nils Liedholm, che capisce quanto sia duttile e bravo tatticamente e che, per questo, lo impiega anche come difensore. Terzino o, addirittura, stopper, in marcatura a uomo sull’attaccante avversario più pericoloso. Come si faceva nel calcio degli anni ’70.

A raccontarcelo è stato proprio lui, Piergiorgio Negrisolo da Viadana, provincia di Mantova, quando è venuto a Roma insieme alla dolce signora in occasione della presentazione del libro sul mitico terzo posto del 1975, celebrato dai tifosi come uno scudetto, che abbiamo scritto un anno fa per l’Associazione Lupa Giallorossa. Conoscerlo è stato un piacere, perché, oltre che in campo, è un jolly anche nella vita, bravo come è nelle relazioni sociali e in ogni tipo di situazione che questa gli propone. Nella Roma ha giocato tre stagioni (dal 1973 al 1976), nelle quali ha collezionato 78 presenze in campionato con 7 gol, di cui uno (purtroppo inutile) in un derby con la Lazio.

(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)

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