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ROMA-SAMPDORIA 4-1. I “Migliori e peggiori” di Franco Bovaio

La vittoria in scioltezza contro la Samp derelitta ci dice che la Roma non può fare a meno di Paredes, che la fa girare come nessun altro della rosa; che Angelino è un buon terzino fluidificante e assistman; che Saelemaekers è fondamentale e che Dovbyk s’è svegliato, finalmente! Con il Parma, però, sarà tutta un’altra storia. E quella è una partita che non si può, né si deve, sbagliare.

I MIGLIORI
Paredes – Come accennato, con lui in campo la manovra scorre molto meglio e la palla gira con più costrutto. È il metronomo della Roma, anche con una discreta personalità. Capitano di serata, per noi è il migliore.
Dovbyk – Due gol segnati, di cui il primo molto bello, da vero centravanti. Uno mangiato, a tu per tu col portiere, per un tiro troppo sufficiente. Ma finalmente è tornato al gol e possiamo inserirlo tra i migliori. Era ora.
Angelino – Tanti cross interessanti, tanti affondi importanti, l’assist a Shomurodov. La sua è una spinta importante sulla fascia sinistra. E Juric lo faceva giocare da braccetto sinistro della difesa a tre…
Saelemaekers – Dal suo piede fatato partono l’assist per il primo gol di Dovbyk e tante belle giocate. Insieme a Koné è stato l’acquisto più indovinato dell’estate.
Baldanzi – Un bel gol, tanti movimenti interessanti, inventiva e qualità. Ha risposto “Presente!” alla chiamata di Ranieri.
Pisilli – Tanta sostanza, tanta grinta, sempre sul pezzo. Lavoro oscuro ma molto importante.

I PEGGIORI
Zalewski – Ranieri lo rimette in quel ruolo di trequartista che era il suo in Primavera ma delude. Ormai non sembra né carne né pesce. Come scrivemmo qualche tempo fa sta facendo la fine di Florenzi. Non trova più il ruolo giusto.
Le Fée – Entra e delude, perde palloni banali facendo anche rischiare alla squadra di prendere gol.

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