STORIA DI IERI di Diego AngelinoESCLUSIVATOP

ROMA-LECCE. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego Angelino – Mi sarei accontentato dei tre punti in qualunque modo fossero arrivati: la Roma li conquista anche con una prestazione di qualità e, soprattutto, voglia.

Sì, perché sulla scia di quanto iniziato a vedersi da Napoli, la Roma ora lotta, contrasta, non accetta più passivamente gli eventi (nefasti) che le accadono, arbitraggi compresi.

SI torna al 3-4-2-1 con alcune certezze: Paredes, per me alle migliori prestazioni non con la Roma ma della carriera; Koné, motore perpetuo, ruba palla (vedi primo e terzo goal), riparte, segna: totale; Hummels, che mettendo minuti nelle gambe si avvicina sempre più al campione cui non si può mai rinunciare: soprattutto se la motivazione è che non si adatta al “tuo” calcio. 

Poi ci sono El Shaarawy e Saelemaekers: duettano, con l’italiano assistman e il belga (anche sprecone) che trova l’indispensabile rete dell’1-0. 

Si fa male Celik: la scelta di Ranieri ricade su Saud. Malissimo l’inizio: completamente fuori tempo va addosso a Coulibaly. Il rigore ci sta, eh: però ne abbiamo visti ben più netti negati alla Roma.

1-1 all’intervallo può creare paura in chi non è abituato a doversi tirar fuori dalle sabbie mobili. Invece la Roma rientra attaccando e sfiorando il goal sia con Saelemaekers che con Dybala.

Poi la mossa: fuori proprio l’ex Milan, dentro Pisilli. La Roma, che soffriva le ripartenze del Lecce, trova più equilibrio senza perdere peso offensivo.

Ancora El Shaarawy protagonista con un cross di livello e Mancini ne approfitta per tornare al goal: volo d’angelo del difensore, che ci ha rimandato a un calcio d’altri tempi.

Pisilli è entrato alla grande: dopo un po’ di egoismo (Dybala era solo davanti al portiere), il centrocampista romano trova una marcatura pesantissima e di qualità, calciando di prima sul buon cross di Saud.

Quella di Koné e la ciliegina sulla serata e sulla prova del francese, imprescindibile in questo squadra e in questo momento che stiamo attraversando.

É solo un primo passo, in questo dicembre che dovrà dare tante risposte sulle vere possibilità della Roma 2024-2025.

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