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COMO-ROMA 2-0. I “Migliori e peggiori” di Franco Bovaio

Senza i leader Hummels e Paredes la Roma torna Rometta e perde altri punti preziosi contro una diretta concorrente nella corsa alla salvezza. Perché, sia chiaro, quest’anno in campionato si gioca solo per salvarsi. Prima si arriva ai 40/41 punti che servono e meglio è. Non vediamo alternative per una squadra che non ha un centravanti e che balla paurosamente quando il ritmo della gara si alza, come ha fatto nel secondo tempo contro il Como del carneade Gabrielloni, che quando è entrato eravamo sicuri che avrebbe segnato. Perché la sua è una di quelle storie che la Roma esalta sempre.

I MIGLIORI
Svilar – Fa un sacco di parate e il fatto che torni ad essere il migliore significa che la Roma è tornata ad essere quella brutta di qualche tempo fa.
Angelino – Fa un gran primo tempo, nel quale spinge come un matto mettendo dentro tanti palloni per nessuno.

I PEGGIORI
Dybala – Gioca tanto ma incide niente. Si deve svegliare e deve ritrovare quel gol che a Como si mangia con un diagonale non da lui. Avesse segnato la partita sarebbe cambiata…
Dovbyk – Il dubbio comincia ad insinuarsi anche nei tifosi più ottimisti: ma non sarà una bufala? Perché è davvero imbarazzante, non tiene un pallone, non è mai importante nelle giocate. Niente di niente.
Saelemaekers – Stasera proprio non c’era, tanto che poi Ranieri lo sostituisce anche. Prende la decisione sbagliata quando Dybala lo libera per il tiro in diagonale, ma lui passa il pallone al centro …
Le Fée – Ventitre milioni di nulla. Un giocatore normalissimo, che perde palloni in uscita dalla propria area di rigore e che non aggiunge niente al gioco. Anzi.
Hermoso – Vabbé, non doveva giocare e si ritrova in campo all’improvviso. Quasi senza riscaldamento. Però … che delusione! Molto al di sotto della grande fama che lo accompagna. Soffre contro tutti gli avversari.

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