A gennaio servono tre rinforzi
(CORRIERE DELLO SPORT) Tanto Ranieri quanto Ghisolfi, i due uomini di calcio che gestiscono le questioni tecniche della Roma, hanno chiarito che i Friedkin non si sarebbero tirati indietro davanti a nuovi investimenti: 120 milioni di cartellini sono stati spesi in estate, anche a sproposito; altri ne usciranno a gennaio dalle casse della società, finalmente libera dai gangli dell’Uefa e ben indirizzata nel risanamento finanziario. L’idea però è di inserire un tris di rinforzi, proprio come nello scorso gennaio quando a Trigoria arrivarono Huijsen, Baldanzi e Angeliño.
Evidentemente non basta lo svedese Dahl, che è di un anno più anziano di Pisilli ma ancora non è considerato pronto per la Serie A. Ma ancora peggio la Roma è messa sul fianco destro, dove Celik è stato promosso a titolare: l’anno scorso nelle gerarchie tecniche il turco veniva dopo Karsdorp e Kristensen, oggi le gioca tutte (1.496 minuti). E’ un evidente abbassamento di livello al quale la direzione sportiva ha pensato di ovviare ingaggiando il primo calciatore saudita della storia della Serie A, Abdulhamid, e un ragazzo del 2007 venuto dalla B spagnola, Sangaré.