TOTTENHAM-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego Angelino – Una Roma gagliarda ottiene un insperato pareggio nella prima, vera, prova di squadra di questa stagione.
3-4-2–1 per Ranieri, che diventa 5-4-1 palla al Tottenham, squadra curiosa: qualità e ripartenze da un lato; leggerezze difensive dall’altro.
Eccesso di orpelli difensivi per gli inglesi e una libertà che Angelino, alla fine – con una traversa e un assist – sfrutterà per assurdo solamente in parte.
3’ ed è già notte: Hummels in ritardo; VAR, rigore e Roma sotto. Sembra il prosieguo dell’’andazzo di questa stagione.
I giallorossi invece risalgono: Paredes in regia è quasi sempre lucido; Koné – pur ogni tanto sbagliando l’ultima scelta – è un indispensabile moto perpetuo.
El Shaarawy è parecchio ispirato; Dybala fa assist e va vicino al goal; Ndicka tocca spesso male il pallone rischiando di innescare contropiede pericolosi ma ha il merito di trovare un prezioso pareggio.
Arriva il 2-1 Roma ma in fuorigioco: la scelta del VAR di annullare lo splendido goal di El Shaarawy mette in crisi una squadra ancora convalescente.
Male di nuovo Hummels, saltato in velocità per il 2-1 di Johnson, su cui arriva tardi a chiudere Angelino.
Pali, traverse, goal annullati: lo spettatore neutrale si sarà divertito; quello interessato, invece, ancora si domanda come Bentancour – già da ammonire su Koné – non sia stato espulso.
Hummels in difficoltà a campo aperto ma quando può va in anticipo e si propone: atteggiamenti da leader, in attesa del ritorno della condizione, per mesi colpevolmente – non da lui – trascurata.
È importante trovare il pareggio; farlo nei minuti finali; ottenerlo proprio con una rete del difensore tedesco.
Nell’occasione del 2-2 c’è lo zampino di Saelemakers: 20’ più recupero per farci vedere quanto sia mancato in questi due mesi e mezzo.
Che sia il “vero” inizio della stagione romanista? Pensate, ci sarebbe il tempo per fare ancora un sacco di cose interessanti.