Time out Roma
(IL TEMPO) Riunioni, telefonate e messaggi con un solo obiettivo: trovare e scegliere il nuovo allenatore della Roma per il post-Juric. I Friedkin stanno lavorando per riempire una delle tante caselle vuote nell’organigramma di Trigoria, partendo dal punto fermo che per loro non c’è chance di una retromarcia e di richiamare De Rossi, ancora sotto contratto fino al 2027.
L’ex tecnico giallorosso è nel frattempo tornato a parlare pubblicamente per la prima volta dal suo addio, voluto dalla Souloukou, ma avallato dai proprietari: «Mai più a Trigoria? Non ho mai detto questa cosa. Al di là delle dinamiche sia da calciatore sia da allenatore, l’esonero fa parte del mestiere. Trigoria è casa mia, lo ha detto anche il presidente e, ci lavora anche mio padre. Ho passato più tempo a Trigoria e a Coverciano che a casa. Quindi come sono tornato a Coverciano, un giorno tornerò anche a Trigoria. Dove uno sta bene, torna». Parole rivolte più al futuro, che al presente, nonostante in molti, giocatori compresi, lo rivorrebbero in panchina. Mossa che come detto, a meno di un incredibile ribaltone ora non preventivabile, presidente e vice non hanno intenzione di compiere.
E quindi via alla ricerca del quarto allenatore del 2024, il terzo della stagione. Nel periodo più delicato della loro gestione, con annesso gradimento della piazza assolutamente inesistente, i Friedkin hanno preso tempo e vogliono procedere con la massima cautela, con lo scenario tracciato dal ds Ghisolfi nella conferenza stampa tenuta all’Olimpico dopo il faccia a faccia che ha sancito la fine di Juric (non salutato da nessun giocatore sui social): «Siamo già rivolti verso il futuro, ma in questo momento è importante recuperare calma, fare delle scelte lucide e oculate nel migliore interesse della società».
E infatti ieri non è arrivata alcuna fumata bianca, con la voglia di chiudere tra oggi e domani (più probabile), la vicenda. La lista di nomi emersi nelle ultime ore è lunghissima, quasi infinita, con ogni tecnico disponibile sul mercato accostato al club capitolino: Sarri, Ranieri, Schmidt, ten Hag, Potter, Xavi, Garcia e così via. La gran parte di questi, tra i quali figurano anche Mancini e Allegri, giurano di non essere mai stati contattati dai Friedkin – l’ex ct azzurro però non nasconde il gradimento in caso di chiamata -, ma visto quanto successo in passato con altre figure in ballo per un ruolo nella Roma tutti potrebbero voler mantenere il massimo riserbo per non irritare i texani e bruciarsi.
Uno dei profili cir-olati con maggior insistenza è quello di Terzic, già proposto e vagliato quando poi si virò su Juric. Sul tedesco è la Bild a raffreddare gli animi: «Attualmente è piuttosto improbabile. Terzic si trova attualmente in Inghilterra e il 12 novembre terrà una conferenza a Manchester». (…)