STORIA DI IERI di Diego AngelinoTOP

ROMA-TORINO. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego Angelino – Tre punti: l’unica cosa fondamentale di ieri, per non trasformare la classifica da mediocre in preoccupante. 

Fuori Cristante e Pellegrini: per il capitano si era parlato di un pestone di Saud in allenamento. “Scelta tecnica”, dice Juric a fine partita. 

Gioca Le Feé – senza tutore – e al suo fianco l’imprescinsibile Koné, uno cui va sempre data la maglia da titolare. 

Soliti problemi sulle fasce: attendiamo scatti e dribbling di Zalewski; ci accontentiamo di non ricordarci danni di Celik.

La Roma cerca di essere aggressiva, il Torino si nota non stia attraversando un momento particolarmente positivo. 

Di entrambi i fattori approfitta Dybala: Linetty pressato da Pisilli sbaglia; l’argentino anticipa il portiere Savic e da posizione impossibile “sente” la porta, portando avanti la Roma col goal decisivo. 

Un colpo da campione: quello che stava per esser spedito in Arabia e che ha iniziato la stagione in panchina per “scelta tecnica”.

La Roma crea pochissimo ma concede anche meno: quando chiamato in causa – tiro di Njie – Svilar si conferma attento.

Volutamente in favore di telecamere ma Mancini che dà il “cinque” a Juric, dopo la settimana di liti e non solo, è un segnale che va valutato.

Non è infatti peregrino pensare che la squadra abbia capito sia più facile trovarsi un chissà quale allenatore scelto dagli algoritmi della Retexo, che il desiderato (da loro) ritorno di De Rossi. 

C’è poco altro da dire su ieri sera: il rientro di El Shaarawy; altri 45’ di riscaldamento a bordo campo per Hummels; la verve di Pisilli, ieri bravo anche in posizione più avanzata del solito.

Io non vedo chissà quali miglioramenti; non mi piace (più) il dogmatismo: mi intristisco quando capisco subito la sostituzione che sta per esser fatta, perché vuol dire l’allenatore cambia solo ruolo per ruolo. 

Ma tant’è: questo deve essere il periodo del silenzio e – speriamo – dei punti per non immalinconirci ulteriormente: tutto il resto è procrastinabile. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *