Roma, i silenzi più gravi della crisi
(IL MESSAGGERO) È un grido di dolore quello che si alza da Roma e non è giusto ignorarlo (…) Dove va la Roma e cosa vuole essere nei prossimi anni? Questa è la domanda che si fanno tutti i tifosi dopo aver visto i giallorossi sprofondare al dodicesimo posto. (…) È diventato opportuno che Dan Friedkin, o anche Ryan, violino il silenzio che li avvolge da ormai 4 anni e che battano un colpo, facendo una mossa verso i tifosi. La Roma non è solo una squadra di calcio ma è molto di più. Nessuno si aspetta di rivedere Franco Sensi o Dino Viola ma non è neanche possibile dover tracciare la rotta del loro jet privato per scoprire dove siano. (…)
Ci sono state confusione e scelte sbagliate, come con Daniele De Rossi e con Lina Souloukou. Ora ciò che serve è una restaurazione della dirigenza, con squadra e tifosi che possano finalmente tornare ad avere un punto di riferimento. Così smarrita e abbandonata, la Roma mette una tristezza che non merita.