ROMA-BOLOGNA. Mi ritorni in mente…
29/09/2013. ROMA-BOLOGNA 5-0: c’era una volta l’America…
Nella oltre decennale storia delle proprietà USA che si sono alternate alla guida della AS Roma c’è stato un tempo in cui si guardava in quella direzione con speranza e ammirazione. La via verso la vittoria, secondo molti, era inevitabilmente tracciata su strisce rosso e bianche e costellata di stelle. Tempi di “yes we can” su entrambe le sponde dell’oceano, molto diversi da quelli che viviamo in questi giorni di totale disillusione sulle intenzioni di chi ha in mano le redini della società giallorossa, giusto per restringere il cerchio.
La lunga luna di miele tra James Pallotta, primo tycoon sbarcato a Fiumicino, e l’ambiente romanista non è da imputare solo a quel provincialismo che fa di Roma capitale dell’Impero, quanto a un progetto che il bostoniano fu effettivamente in grado di mettere in pratica durante i primi anni del suo “mandato”. Di teste pensanti in società, a livello calcistico, ai tempi ne avevamo fin troppe ma comunque in grado, specialmente nelle stagioni 2013-2014 e 2016-2017, di costruire due squadre passate alla storia per il record di punti realizzati in Serie A. Nel suo primo anno all’ombra del Colosseo il tecnico Rudi Garcia si rese protagonista di una partenza esaltante superando Livorno, Verona e Parma, per poi rimettere la chiesa al centro del villaggio nel derby vinto per 2-0 grazie alle reti di Federico Balzaretti e Adem Ljajić.
La settimana seguente quella stracittadina dominata era di scena all’Olimpico il Bologna, dopo la vittoria infrasettimanale a Marassi sponda blucerchiata. I rossoblu la stagione precedente avevano espugnato la casa dei Lupi mettendo a nudo le lacune della squadra di Zeman ma poco possono contro la voglia di riscatto e la determinazione dimostrata dal gruppo guidato dal nuovo mister arrivato da oltralpe in quell’avvio di campionato.
La resistenza dei falsinei dura lo spazio di 7 minuti, quelli che separano il fischio d’inizio dalla rete di Alessandro Florenzi. Punizione da distanza siderale di Miralem Pjanic, respinta rivedibile di Curci e l’esterno di Vitinia insacca di testa la sfera a porta sguarnita.
Nella prima frazione i padroni di casa dilagano con la rete di Gervinho, servito da Totti, su cui il portiere avversario si fa trovare ancora impreparato sul suo palo al 17′, mentre l’ex giallorosso nulla può di fronte alla conclusione ravvicinata di Benatia al 25′. Il franco-marocchino, al secondo gol in due partite, raccoglie l’angolo battuto da Pjanic, impallina per la terza volta Curci e smitraglia verso la Nord. La seconda frazione non ha molto da dire sotto l’aspetto agonistico ma restano le perle di Gervinho e Ljajić. La Freccia nera raccoglie palla a metà campo e prende velocità, mette a sedere Antonsson e con il destro a giro sigla la personale doppietta al 65′. Il talento serbo, dal canto suo, a 6 dalla fine mette il sigillo alla sesta vittoria consecutiva con un tocco morbido ravvicinato su suggerimento del Dieci, per un giorno in versione assist man.
Oggi che dalla chiesa si alzano colonne di fumo è strano non sentire il nome del tecnico nato a Nemours, ma di certo molto legato alla città eterna, tra le figure papabili per traghettare la Roma fuori dai marosi di una stagione in cui il barometro segna tempesta.
TABELLINO
ROMA-BOLOGNA 5-0
Stadio Olimpico, 29 settembre 2013
Marcatori: Florenzi, 2 Gervinho, Benatia, Ljajic
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman (67′ Taddei); Florenzi (77′ Borriello), Totti, Gervinho (65′ Ljajic) A disp.: Skorupski, Lobont, Ricci, Burdisso, Romagnoli, Jedvaj, Dodò, Marquinho, Caprari. All: Garcia
BOLOGNA (4-2-3-1): Curci; Garics, Antonsson, Mantovani, Morleo; Pazienza (65′ Khrin), Perez (45′ Christodoulopoulos); Kone, Diamanti, (77′ Bianchi) Laxalt; Cristaldo A disp.: Agliardi, Stojanovic, Cech, Crespo, Moscardelli, Perez, Gimenez, Acquafresca. All: Pioli
Ammoniti: Perez (B), Morleo (B), Diamanti (B)