Ranieri, il Normal One: “Non serve un mago”
(IL TEMPO) “Non serve un mago, serve una persona normale”. La ricetta di Ranieri per risollevare la Roma dalla crisi è la semplicità. È sempre stato un pragmatico il tecnico testaccino, sia nelle scelte che nelle dichiarazioni (a parte quando si altera e viene fuori la sua veracità tipicamente romana), e anche all’antivigilia del suo terzo esordio sulla panchina giallorossa predica normalità.
Troppi gli eccessi che negli ultimi mesi hanno reso Trigoria una polveriera e la classifica della Roma un autentico disastro. Ora serve la cura giusta, quella di un uomo che con la sua esperienza e la conoscenza dell’ambiente può riportare il rendimento della squadra su numeri accettabili, difficile fare miracoli. Sir Claudio si avvicina alla trasferta in casa di Conte con pochi dubbi, almeno sugli uomini, ma con attorno alle condizioni di Dybala che dopo Mourinho, De Rossi e Juric, comincia ad avvolgere anche lui.
«Sicuramente dobbiamo aiutare il ragazzo. Se ha questo fastidio, va risolto. Se poi si evidenzia che non ha niente, bisogna scandagliare ancora di più. Come mai avverte questo dolore? Noi stiamo facendo tutto il possibile perché lui sia disponibilissimo. Ci ho parlato in questi giorni, il ragazzo è sempre positivo, propositivo, però ecco io sono uno quelli che non vuole rischiare il proprio giocatore. Preferisco, eventualmente, perdere un giocatore per una partita invece che per un mese. Vediamo, abbiamo tre partite in sequenza, tutte e tre belle. Voglio parlare con lui e capire».
Anche ieri l’argentino ha svolto solo parte dell’allenamento in gruppo e anche se oggi sarà a disposizione per la rifinitura potrà essere al massimo in panchina al Maradona. Un’assenza che ha convinto Ranieri a virare, almeno nelle prove tattiche su un 4-3-3 (o 4-5-1 vista la prevedibile prudenza che i giallorossi adotteranno a Napoli) con Soulé ed El Shaarawy ad occupare le corsie esterne.