Paulo e Lorenzo, ci siete ancora?
(CORRIERE DELLO SPORT) I sei minuti giocati da Dybala, i tredici palloni toccati da Pellegrini. Queste stranezze tecniche, espresse dalla grigia esibizione di Napoli, sono la sintesi dell’emergenza strutturale in cui sta annaspando la Roma. I due giocatori di maggiore qualità, di una rosa costruita nell’improvvisazione, si stanno adattando a un ruolo marginale nel momento di maggiore difficoltà. Ma non possono autoinfliggersi la pena della trasparenza, quando i compagni hanno bisogno del loro estro per tirarsi fuori dai guai.
Entrambi – ormai è incontestabile – si sono infilati in un vortice di negatività: uno, Dybala, è condizionato dalla paura di infortunarsi; l’altro, Pellegrini, è stritolato dall’ansia da prestazione. Solo loro, principalmente loro, possono tuttavia aiutare Claudio Ranieri a ripristinare la normalità. (…)