Dall’inatteso no all’Arabia alla tribuna con il Bologna: l’incerto futuro di Dybala
(GAZZETTA DELLO SPORT) Se Trigoria è diventato un posto difficile per gli allenatori che vi lavorano, lo è anche per quei nazionali non convocati dai propri ct che ormai affollano il centro sportivo: un caso su tutti, quello di Paulo Dybala. Attorno al quale sono tornati puntualmente ad affollarsi dubbi e incertezze, in coincidenza con la crisi e il momento no della Roma. E ora che gennaio si avvicina, il potenziale rinnovo fino al 2026 del costoso argentino – legato a circa 14/15 gare da almeno 45′ da giocare in questa stagione – sembra sempre più difficile. Per una questione, innanzitutto, di fiducia reciproca tra il trequartista e la società. Il culmine di una lunga serie di episodi “strani” si è avuto quando l’ex tecnico Ivan Juric la settimana scorsa ha annunciato nel pre-gara col Bologna che Dybala non avrebbe giocato per “un dolorino, non un vero infortunio, ma visti i tanti infortuni del passato non se la sente”.
Lui, la Joya, pensava di sostenere il provino decisivo più tardi, nella seduta pomeridiana, ed invece è finito tra i non convocati, in tribuna: sorpreso, ma forse non troppo, ripensando ai soli 24′ in campo col Verona e alla panchina col St Gilloise in Europa League. (…)