RASSEGNA STAMPA

C’è solo Salzarulo

(IL ROMANISTA, Cagnucci) Quando è così è facile: tutti colpevoli, società, allenatore e giocatori. Quando è così, però, è troppo facile. Se tutti sono responsabili, nessuno è responsabile, una condanna generalizzata ha sempre in sé qualcosa di assolutorio. Per questo, in questa Roma che riesce a dare ragione persino alla Souloukou su Palladino, che lei voleva al posto di De Rossi, e su Zalewski, che lei ha messo fuori rosa, io salvo Michele Salzarulo. È il match analyst espulso perché ha fatto vedere sul tablet all’arbitro Marcenaro l’evidente fallo subito da Ndicka sul secondo gol. Salzarulo faceva parte dello staff di Mourinho, è l’ultimo germe di vitalità e di una specie di romanismo rintracciabile nella desertificazione che vediamo adesso (e che è stata poi completata cacciando Daniele De Rossi da casa).

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