Il ritorno di De Rossi non è l’unica strada: idea Ranieri, suggestioni Allegri e Mancini
(IL MESSAGGERO) Un disastro. Annunciato? Forse. Ma che ora ha bisogno di risposte. Chiare, nette, senza tergiversare. Quale sia la scelta – continuare con Juric (ad oggi l’ipotesi meno probabile), richiamare De Rossi o affidarsi ad un terzo allenatore – bisogna deciderlo subito. Oggi, non oltre. Perché giovedì già si giocherà con il Torino e poi di nuovo in trasferta a Verona dopo altri tre giorni. La Roma è in ginocchio. Il tecnico di Spalato paradossalmente è il meno responsabile di questa situazione anche se non è riuscito a raddrizzarla, sovrastato e spazzato via da problemi più grandi di lui. Gli errori sono iniziati a giugno, quando si è rinnovato il contratto a De Rossi senza la fiducia del dirigente apicale dell’epoca (Souloukou) che avrebbe voluto virare su Palladino. (…)
Ipotizzare scenari, è complicato. Soprattutto perché non esiste un referente a Trigoria. Ghisolfi non ha avuto voce in capitolo nella scelta di Juric, chissà se l’avrà nel suo presumibile addio dopo che soltanto una settimana fa, aveva parlato prima del match contro l’Inter di “miglioramenti e di dover dare tempo all’allenatore”. Intanto ieri sera ha preferito non parlare. Ma chi c’è in giro? L’ipotesi più concreta è quella di un ritorno di De Rossi. Sarebbe la cosa più logica, allenatore già a libro paga che lo spogliatoio non avrebbe voluto lasciare e che riabbraccerebbe con entusiasmo. Tra l’altro Daniele, insieme alla moglie, è a New York in vacanza dove in queste ore si sono spostati, arrivando da Los Angeles, anche i Friedkin. (…)
I Friedkin devono decidere cosa fare. Rilanciare? E allora le ipotesi di Allegri e Mancini potrebbero avere un senso. C’è bisogno di un altro traghettatore? In questo caso Sir Claudio potrebbe essere l’uomo giusto. Ribadiamo però, in un momento del genere la decisione più logica, normale, per certi versi scontata, sarebbe richiamare De Rossi. (…)