Roma, Juric piace: ora prepara due sfide
(CORRIERE DELLO SPORT) Non era facile, è diventato semplicissimo. La Roma ha tritato l’Udinese capolista e imbattuta nonostante lo shock tattico e ambientale determinato dal doloroso esonero di De Rossi.
Merito della squadra, chiaro, ma anche di Ivan Juric, abile a calarsi con tatto nella realtà «più importante della mia carriera» per trasmetterle serenità e certezze. La svolta è stata evidente non solo nel risultato grasso – tre gol e potevano essere di più – ma anche nell’organizzazione e nella compattezza.
Da tempo non si vedeva una squadra così aggressiva e determinata, in cui tutti i giocatori sapevano dove stare e cosa fare. Sia con il pallone che senza. Sarà anche dipeso dagli errori puerili dell’Udinese e da una reazione nervosa al cambio di allenatore. Ma non si possono trascurare le novità introdotte da Juric, che ha sfruttato la ritrovata solidità della difesa a tre già adottata da De Rossi per aggiungere i suoi accorgimenti più basilari: pressing fino all’area di rigore avversaria e marcature uomo contro uomo, rigide soprattutto per i difensori centrali. (…)