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Ivan & Paulo, un rapporto a prova di clausola

di Mimmo Ferretti – E’ una storia cominciata dodici anni fa, quella tra Ivan Juric, neo allenatore della Roma domani al debutto contro l’Udinese, e Paulo Dybala, chiamato a dare sostanza alle speranze degli sconcertati tifosi della Roma. I due si sono conosciuti a Palermo, settembre del 2012, quando Gian Piero Gasperini divenne l’allenatore della squadra rosanero e in Sicilia si portò dietro quel giovane croato che era stato suo giocatore al Genoa, Juric appunto. Che era alle primissime armi da (vice) allenatore ma che, raccontano, aveva già idee chiarissime sul suo futuro. Ivan aveva smesso di giocare al calcio da un paio di stagioni; Paulo, 19 anni e tanti sogni nel cassetto portati in Italia dall’Argentina, stava diventando un calciatore vero.

Non fu, quella, una stagione facile per Ivan & Paulo, dato che Gasperini venne prima esonerato e poi richiamato (era il Palermo di Zamparini…) con tutto il suo staff, ma la girandola in panchina non riuscì a evitare la retrocessione in Serie B. Dybala, in quel periodo, era un centravanti, maglia numero 9 sulle spalle; Paulo, oggi, non è più un centravanti ma a lui Juric chiederà di illuminare il gioco d’attacco della Roma alla disperata ricerca di punti. Senza preoccuparsi troppo della fase di non possesso, per ovvi motivi. Un rapporto a prova di clausola, verrebbe da augurarsi. Tipo quella delle presenze di Paulo per il rinnovo automatico del contratto. Domani pomeriggio, intorno all’ora di merenda, Juric dovrà dare una prima, solida risposta a tutte le voci che animano e alimentano il chiacchiericcio della Capitale.

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