MI RITORNI IN MENTETOP

GENOA-ROMA. Mi ritorni in mente…

21-11-2021. Genoa-Roma 0-2: Mourinho e il bambino Felix sbancano il Ferraris

Con la mancata cessione di Nicola Zalewski ai turchi del Galatasaray, e conseguente esclusione dalla rosa, si chiude in malo modo l’epoca dei così detti “bambini di Mourinho”. Un’etichetta a due facce: importante investitura da un lato ma anche responsabilità pesante come un macigno per i tanti ragazzi divenuti calciatori sotto la gestione dello Special One ed ora in cerca di fortuna lontano dalla Capitale.

In principio fu Felix Ohene Afena-Gyan, talentuoso attaccante esterno portato a Trigoria da Morgan De Sanctis nel gennaio del 2021 ed entrato nell’orbita della prima squadra nell’estate successiva sotto con l’arrivo del tecnico lusitano.

Esordio a Cagliari alla decima di campionato, subentrando ad un inguardabile Viña, nella vittoria in rimonta contro gli isolani e consacrazione tre giornate dopo a Genova, in occasione della prima di Andriy Shevchenko sulla panchina dei liguri. Come spesso successo nella nostra storia l’infatuazione singola o collettiva per giovani promesse, oggi rinominati prospetti, è coincisa con periodi non particolarmente fortunati per i “grandi” ed infatti il prato del Ferraris, quel giorno, a leggere i quotidiani rappresentava l’ultima spiaggia per una squadra da molti data per finita e affogata nella laguna veneziana con la disfatta di sette giorni prima, successiva a quella rimediata all’Olimpico contro il Milan nel turno precedente.

Sconfitte che avevano portato il tecnico ad operare un deciso cambio di modulo, con tre centrali in difesa, e di uomini relegando l’indisciplinato Zaniolo in panchina a favore della coppia d’attacco composta da Eldor Shomurodov e Tammy Abraham. Un assetto che consentiva di essere più solidi dietro ed esaltare in avanti il talento di Henrikh Mkhitaryan, il giocatore dal più alto tasso tecnico gruppo, e tra i più sottovalutati tra quelli transitati negli ultimi anni da queste parti.

Ed è proprio l’armeno a trascinare i compagni con una prestazione sontuosa. Gli basterebbero meno di 15 minuti a sbloccare l’incontro con un preciso destro al volo dal limite ma dove non arrivano le mani di Sirigu spuntano quelle di Abraham il cui tocco inficia la rete degli ospiti.

Errore clamoroso quello dell’attaccante inglese e fa il paio con quello del suo compagno di reparto uzbeko che si divora il gol del vantaggio alla mezz’ora spedendo alto da pochi metri l’assist al bacio di El Shaarawy.

Al ritorno in campo dopo l’intervallo i Lupi continuano a mantenere il controllo del gioco rendendosi di nuovo pericolosi con l’ex Arsenal e Manchester, vicino al vantaggio per ben tre volte nell’arco di 20 minuti ma le sue conclusioni mancano di fortuna finendo a lato per questione di centimetri. Buona sorte e una gran dose di istinto sono invece le qualità che salvano Rui Patricio sull’unica conclusione dei Grifoni ad opera di Sturaro. Il centrocampista ligure, in tuffo, impatta in maniera rocambolesca con diverse parti del corpo e la sfera di poco non supera l’estremo difensore portoghese.

Più di un campanello di allarme un segno premonitore per il timoniere di Setubal che intuisce il cambio di vento e getta nella mischia il classe 2003 al posto di un evanescente Shomurodov.

Al neomaggiorenne bastano 5 giri di orologio a ripagare la fiducia del mister e fugare i dubbi del popolo romanista. Mkhitaryan, inesauribile, raccoglie palla sulla metà campo e, in accelerazione, taglia il campo fino al limite dell’area seminando un paio di avversari, palla al nuovo entrato che di piatto incrocia il destro abbattendo il muro rossoblù quando mancano meno di 10 minuti al termine. Abbastanza per passare dallo stupore all’esaltazione, decretando la nascita di una nuova stella, grazie alla seconda marcatura di giornata del giovane Felix: una perla di rara bellezza di destro a giro da oltre venti metri che si insacca sotto al sette per il definitivo due a zero.

Purtroppo quella che dalle tribune di Marassi apparve come una luminosa stella si è rivelata al massimo un asteroide, almeno in giallorosso. Diciassette le presenze per lui prima del trasferimento estivo alla Cremonese e nessun gol in campionato nelle due successive stagioni fino al passaggio quest’anno alla Juventus next Gen. Con la squadra da Paulo Montero ha appena fatto il suo esordio tornando al gol con una prodezza al volo. Ritrovata la via della rete da parte del “bambino di Mou” è ora di fare lo stesso per gli uomini di Daniele De Rossi, ancora secco di vittorie in stagione.


TABELLINO

GENOA-ROMA 0-2
GENOA
(3-5-2): Sirigu; Biraschi (39’ st Bianchi), Vasquez, Masiello; Sabelli (39’ st Ghiglione), Rovella, Badelj (44’ st Buksa), Sturaro (44’ st Galdames), Cambiaso; Ekuban, Pandev (18’ st Hernani)
All: Shevchenko
ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla (42’ st Smalling), Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (48’ st Bove), Veretout, El Shaarawy; Mkhitaryan; Abraham, Shomurodov (30′ st Afena Gyan)
All: Mourinho

ARBITRO: Irrati
MARCATORI: 37’ st Afena Gyan, 49’ st Afena Gyan
AMMONITI: Cambiaso, Veretout, Badelj, Sabelli, Afena Gyan
NOTE: serata piovosa, spettatori 20mila circa, recupero 1pt+4st, angoli 2-7.


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