Soulé e la Roma: amore a prima vista
(IL MESSAGGERO) El niño ha crecido. Sì, il bambino è cresciuto. All’improvviso, di colpo, probabilmente più rapidamente di quanto ci si aspettasse. Gli è bastato un ritiro di una settimana in Inghilterra e un paio di amichevoli contro Barnsley ed Everton per prendersi la Roma. E le indiscrezioni sul futuro di Dybala contano fino ad un certo punto. Perché a Trigoria sono bastati un paio di allenamenti per innamorarsi di Soulé. Da Pellegrini a De Rossi, Matias ha conquistato tutti. Quel sorriso contagioso del ragazzino di Mar del Plata dà la sensazione che si trovi dove vuole realmente essere. La Roma lo ha voluto e lui ha voluto la Roma. Senza mai tentennare, nemmeno quando la trattativa sembrava essersi arenata. È venuto per De Rossi, per gli amici Paredes e Dybala ma soprattutto perché si è sentito cercato e lusingato. Per giocare all’Olimpico dovrà aspettare la seconda giornata di campionato ma a Cagliari, al debutto, toccherà a lui. Sì, almeno considerando le amichevoli. Dal suo arrivo, DDR lo ha sempre schierato titolare.
Gli abbracci durante gli allenamenti, l’attenzione con la quale Daniele si è dedicato a lui (rivolgendosi in spagnolo) nel corso delle sedute è qualcosa che non è passato inosservato in Inghilterra. È sembrato come quando in una famiglia un padre ha un debole per un figlio ma non può farlo vedere più di tanto perché farebbe restare male gli altri. Del resto Soulé incarna il mantra di Daniele: qualità e velocità. Basta che il pallone arrivi tra i suoi piedi e sai che qualcosa può accadere. (…)