STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Cavallino rampante

Se scriviamo “Cavallino” tutti pensiamo immediatamente alla Ferrari, che in passato ci ha regalato tante gioie, ma che oggi ci dà molte amarezze. I romanisti di vecchia data, però, oltre alla rossa di Maranello, quando leggono “Cavallino” pensano anche ad un’altra figura dello sport, in tal caso giallorosso e non solo rosso: Fabio Enzo. Un centravanti fisicamente robusto, nato a Cavallino (appunto), in provincia di Venezia, che la Roma ha acquistato nell’estate del 1966 per poi tenerlo in organico fino al 1968. In quei due campionati che ha disputato in giallorosso Enzo ha giocato 35 partite e segnato 8 gol (a questo score si aggiunge poi una gara in cui è sceso in campo nel 1969). Ma più che per le reti che ha segnato, Enzo viene ricordato per la propensione alle espulsioni, al punto che in carriera ha accumulato ben 64 giornate di squalifica! Per questo, durante la sua esperienza romana, il giornale “Il Tifone”, prendendo spunto dalla famosa storia della collezione di farfalle che a quei tempi gli uomini dicevano di voler mostrare alle ragazze per convincerle a salire in casa, fece una vignetta nella quale Enzo, proprio per abbordare una ragazza, le diceva: “Signorina, vuole venire a casa mia a vedere la mia collezione di squalifiche?”.

Insomma, avrete capito che Enzo non è stato uno dei centravanti più memorabili della storia della Roma, anche perché ha giocato nella “Rometta” allenata da Oronzo Pugliese che si dimenava a metà classifica. Ma i tifosi di quel periodo gli sono comunque rimasti affezionati perché con una delle sue 8 reti in campionato con la Roma ha firmato la vittoria più importante che può arrivare nel corso di una stagione: quella nel derby. E’ stato lui, infatti, a segnare il gol in quello che i giallorossi hanno vinto 1-0 il 23 ottobre 1966 in casa della Lazio, che è stato anche il primo che il “Cavallino rampante” veneto ha giocato in maglia giallorossa.

(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)

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