4 moschettieri giallorossi per Spalletti

di Franco Bovaio – In questi giorni di voci di mercato che rimbalzano e che spesso sono solo bufale scritte e dette ad arte per attirare l’occhio dei lettori e degli ascoltatori, c’è anche la nazionale che si prepara all’Europeo in Germania. Nella sua rosa ci sono quattro giocatori della Roma, che qualche giorno fa, in radio, per puro divertimento ci siamo impegnati ad accostare ai ben più celebri 4 moschettieri di Alexandre Dumas, individuando in ognuno di loro le caratteristiche che potessero farlo assomigliare all’uno o all’altro di quelli. Il giochino è piaciuto tantissimo e allora ve lo riproponiamo, anche per conoscere il vostro parere al riguardo.

Il più celebre, D’Artagnan, per noi è El Shaarawy, che va sempre all’attacco delle difese avversarie con la spada sguainata senza pensarci troppo, proprio come il guascone faceva contro i nemici. Agilità, coraggio, intraprendenza.
Athos, colui che soffre le pene d’amore per la perfida Milady, è Cristante, che con quel pizzetto, il fisico longilineo e l’espressione sempre tra il triste e l’affranto ce lo ricorda molto. E poi la sua Milady potrebbe essere la Roma, alla quale dà tutto se stesso, dedicandosi a lei “anima e core” ma ricevendo spesso mille critiche.
Mancini… chi se non lui può essere Porthos? Il goliardico, l’eccessivo in tutto, dal carattere espansivo e attaccabrighe, tracotante e istrionico, amato dai compagni e odiato dai nemici. Non c’è altro da aggiungere.
Infine Aramis, l’intelligente, il colto, il prete, l’uomo degli intrighi più raffinati. Pellegrini, ci sta. Non per gli intrighi, sia chiaro, ma per la propensione al tessere trame oscure. Di gioco, ovviamente, in campo, non fuori…

Il cardinal Richelieu-Spalletti (che vediamo molto in questo ruolo) si affida anche a loro per far bene all’Europeo che inizierà il 14 giugno e questa è la differenza tra la realtà dell’Italia del calcio e la fantasia del celebre romanzo, nel quale i moschettieri del Re erano nemici del cardinale, non alleati.