MI RITORNI IN MENTETOP

ROMA-JUVENTUS. Mi ritorni in mente…

14-05-2017. Roma-Juventus 3-1: Volevano vince ma… ha segnato Nainggolan!

Battere la Juventus per conquistare l’accesso alla Champions League: questa la missione degli uomini di mister De Rossi nella fondamentale sfida di domani all’Olimpico. Un obiettivo sicuramente non semplice per raggiungere il quale sarà necessaria una prestazione maiuscola, in campo e sugli spalti, come affermato dal tecnico in conferenza stampa. Una combinazione magica, capace di superare i valori in campo come avvenuto in un giorno di maggio del 2017.

A tre giornate dalla fine la Roma guidata da Luciano Spalletti nonostante il record di punti, che si accingeva a conseguire a suon di reti, vedeva non solo sfumato il sogno scudetto ai danni degli eterni rivali ma insidiato addirittura il secondo posto, ed il relativo accesso diretto alla Champions League. dal Napoli di Maurizio Sarri.

La congiunzione di sciagure rischiava di materializzarsi nell’incubo di vedere i tifosi bianconeri  festeggiare il sesto scudetto consecutivo all’Olimpico nel giorno del 16° compleanno del terzo tricolore della nostra storia.

Cinquemila fortunati fuorisede si erano aggiudicati il tagliando per banchettare all’ombra del Colosseo ma non avevano fatto bene i conti con l’orgoglio di una squadra dal cuore capitolino e la passione del suo popolo, ferito ma non piegato dalle divisioni di quella stagione; l’ultima di Francesco Totti sui campi di calcio e dell’attuale CT della Nazionale sui prati di Trigoria.

Senza il capocannoniere Edin Dzeko, in tribuna, e il capitano Francesco Totti, ai saluti finali, a guidare il gruppo DDR in mezzo al campo coadiuvato da Radja Nainggolan, in dubbio fino all’ultimo ma alla fine presente in quanto antijuventino come solo un vero tifoso della Roma può essere.

Il tecnico di Certaldo schiera per il tridente leggero con El Shaarawy e Salah a fianco a Perotti “finto 9”, ma in avvio ad essere maggiormente sollecitata è la retroguardia che trema sul palo di Asamoah e poi capitola al minuto 22 quando Lemina deve solo spingere in porta l’assist di Higuain lasciato da Fazio colpevolmente solo.

Primo a non arrendersi all’ineluttabilità di un infame destino l’attuale mister giallorosso. E’ proprio lui a spingere in rete di orgoglio, ancora prima che di piede, la corta respinta di Buffon su colpo di testa di Manolas sugli sviluppi di un corner battuto da Paredes. Terzo centro consecutivo per il Sedici, protagonista assoluto di quella rincorsa alla Grande Europa, il tutto solo due giri di orologio dopo il vantaggio ospite. Partita in equilibrio e palla subito al centro: il pari non basta per evitare la baccanale bianconera e neppure il sorpasso in classifica dei partenopei.

Un Olimpico in versione Capitale spinge e la Roma riesce a rendersi pericolosa prima del riposo su colpo di testa di Salah da buona posizione a cui manca la precisione. Ma dove difetta l’egiziano eccelle il Faraone, autore della rete del sorpasso dieci minuti dopo il ritorno in campo. Il suo destro è un vero e proprio colpo di biliardo che trafigge la difesa bianconera e fa tremare l’intera area del Foro Italico. La squadra di Allegri è alle corde e i Lupi ne approfittano: combinazione tra Salah e Nainggolan sulla destra, il Ninja entra in area e trafigge Buffon sul primo palo al 20′.

Volevano celebrare lo scudetto a casa nostra e, invece, a festeggiare sotto il settore ospiti sono Radja e compagni.

Volevano chiudere quella giornata intonando in casa nostra i loro inni e invece a risuonare quella sera di maggio fu “la società dei magnaccioni” a sigillo della prima delle tre finali che ci permisero di conquistare l’accesso alla Champions League. L’inizio di un percorso capace di portarci a vivere da protagonisti ben cinque semifinali in sei anni, affermandoci come una consolidata realtà del panorama calcistico europeo. Una realtà che non finisce giovedì scorso ma deve continuare ad essere protagonista in questa stagione come nella prossima. Daje Roma!


ROMA-JUVENTUS 3-1

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Ruediger, Manolas, Fazio, Emerson; De Rossi, Paredes; El Shaarawy, Nainggolan (77′ Juan Jesus), Salah (93′ Totti); Perotti (67′ Grenier).
A disp. Alisson, Lobont, Vermaelen, Bruno Peres, Mario Rui, Gerson, Totti.
All. Luciano Spalletti

JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner (64′ Dani Alves), Bonucci, Benatia, Asamoah; Pjanic, Lemina, Sturaro (69′ Dybala; Cuadrado (77′ Marchisio), Mandzukic, Higuain.
A disp. Neto, Audero, Chiellini, Alex Sandro, Barzagli, Mattiello, Rincon, Mandragora.
All. Massimiliano Allegri

Arbitro: Banti, Guardalinee: Tonolini-Manganelli, Addizionali di porta: Mazzoleni-Giacomelli, IV uomo: Paganessi

Marcatori: 21′ Lemina, 25′ De Rossi, 56′ El Shaarawy, 85′ Nainggolan

NOTE Ammoniti: 46′ Fazio, 51′ De Rossi, 56′ El Shaarawy, 89′ Benatia, Spettatori 53.023

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