Llorente: “La Roma è una famiglia. Non so cosa mi riserverà il futuro”
Il difensore giallorosso Diego Llorente ha rilasciato una lunga intervista all’ambasciata spagnola in Italia. Arrivato in prestito biennale ed in attesa di conoscere il suo futuro, queste le sue parole:
Partiamo dai tuoi ricordi da bambino. Dove e quando hai iniziato a tirare i primi calci al pallone?
“Da bambino, con mio papà e mio fratello, quando eravamo più piccoli. Andavamo a giocare su un campo vicino alla nostra casa. E poi a scuola, con gli amici, le cose normali di un bambino. Ma i primi ricordi ce li ho con la mia famiglia, soprattutto”. (…)
La più grande soddisfazione e la delusione peggiore avuta in carriera?
“La cosa più bella è stata aver ricevuto la convocazione agli ultimi Europei, una grande soddisfazione. Il momento più difficile lo lego alla finale di Europa League persa a Budapest con la Roma”.
Quali sono stati i pensieri tuoi e della squadra dopo quella notte?
“Non può che dispiacere tanto, quando arrivi così vicino ad una vittoria del genere, arrivando ai calci di rigore”
Come gestisci la tua vita da calciatore con gli impegni della tua famiglia? Sei sposato dal 2018 e hai una figlia…
“Io sono sempre stato abituato a spostarmi da bambino, ho sempre viaggiato. Ma per la mia famiglia è diverso, per loro è un po’ più difficile. Ma capiscono che questa è la vita del calciatore, non sarà per tutta la vita. Dura 10-15 anni, poi ti stabilizzi in un posto, devono solo pensare a questo”. (…)
Di Roma, invece, cosa ti piace di più?
“Mi piace quando andiamo all’Olimpico nei giorni delle partite. Vedere tanta gente, vivere quell’ambiente con tanta passione. La prima volta per me fu con la Cremonese in Coppa Italia. Anche se perdemmo, quella serata non la dimentico. Lo stadio è sempre incredibile. La città la vivo serenamente. All’Eur, dove vivo io, mi trovo bene. Porto il cane fuori, faccio passeggiate, si sta tranquilli. Per me questo è molto importante. Il centro, ovviamente, è più caotico”.
C’è qualche posto che non hai visitato ancora?
“Mi manca di vedere la basilica di San Pietro, a Roma”.
E fuori da questa città?
“Vorrei vedere Firenze, la Toscana in generale. Non sono mai stato a Napoli e vorrei andare anche sul lago di Como”.
C’eri già stato a Roma in passato?
“Sì, nel 2015 d’estate con mia moglie, ma per tre o quattro giorni. In poco tempo vedi poco, non riesci a visitare tanti posti, soprattutto se fa caldo. Ma in questo ultimo anno e mezzo ho scoperto questa città ed è bellissima. Ha tutto, anche il mare. Sono stato anche a Milano e Venezia, ma senza dubbio Roma è la città più bella d’Italia. E questa squadra sembra una grande famiglia: l’atmosfera nel Club è sempre positiva. Sento la vicinanza della proprietà, dei dirigenti. Sono molto felice qui, anche mia moglie e i miei figli. Non so il futuro cosa riserverà, ma come società avrò sempre un ricordo fantastico della Roma.”